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Ereditiera austriaca riceve 25 milioni: “Non li terrò per me, aiutatemi a redistribuirli”

Marlene Engelhorn, discendente del re della chimica tedesca Basf, si scaglia contro i politici e chiede la reintroduzione della tassa di succesione

Una giovane ereditiera austro-tedesca, Marlene Engelhorn, 31 anni, sta facendo parlare di sé nel suo paese per una scelta controcorrente che a molti è apparsa stravagante ma ad altri molto generosa e lodevole. Ha deciso di rivolgersi a un gruppo di cittadini comuni per stabilire in quali direzioni e a chi regalare gran parte della fortuna avuta in eredità dopo la scomparsa di sua nonna, ossia 25 milioni di euro. Marlene è discendente di Friedrich Engelhorn, il fondatore dell’azienda chimica e farmaceutica tedesca Basf.

La giovane donna ha inviato a 10mila persone, selezionate a caso in Austria, una lettera, chiedendo loro di completare un sondaggio. Tra coloro che lo completeranno, lei restringerà poi il campo a 50 persone di diversa estrazione sociale, che a suo giudizio rappresenteranno la popolazione. A quel punto potrà ufficializzare la formazione del Guten Rat (Buon Consiglio). I suoi membri dovranno aiutarla a sviluppare idee su come redistribuire il denaro in maniera equa e solidale presso i poveri e/o coloro che si ritiene abbiano bisogno di sostegno.

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Foto Facebook/Marlene Engelhorn

La scelta della filantropia

Ho ereditato una fortuna, e quindi il potere, senza aver fatto nulla per questo“, ha detto Engelhorn citata da Bbc News online. L’ereditiera ha precisato che “lo Stato non vuole nemmeno tasse su questo“. L’Austria ha infatti abolito l’imposta di successione nel 2008, e Marlene Engelhorn ritiene che questo sia ingiusto. La rivista americana Forbes ha stimato il patrimonio di Traudl Engelhorn-Vechiatto – nonna della giovane ereditiera austro-tedesca, morta in Svizzera nel 2002 – in 4,2 miliardi di dollari. Già prima che lei morisse sua nipote aveva dichiarato di voler donare, e non tenere per sé, circa il 90% della sua eredità.

Se i politici non fanno il loro lavoro e non redistribuiscono, allora devo ridistribuire io stessa la mia ricchezza“, ha spiegato a giovane Marlene. “Molte persone faticano ad arrivare a fine mese con un lavoro a tempo pieno – ha aggiunto – e pagano le tasse su ogni euro guadagnato dal lavoro. Lo considero un fallimento della politica, e se la politica fallisce, allora i cittadini devono affrontarlo da soli“.

Un’ereditiera particolare

Nonostante la sua giovane età, Marlene Engelhorn è una filantropa molto attiva. Ha partecipato, da protagonista, a edizioni viennesi del TEDx, i colloqui pubblici dal vivo e online in cui una personalità che si distingue in un determinato campo del sapere illustra idee e progetti, spesso alternativi al sentire comune, per favorire la crescita delle persone e della società. “Paying Taxes: The Most Democratic Move You Can Make” è, ad esempio, il titolo del TEDx Talks dell’ottobre 2022 a Vienna che vide l’ereditiera protagonista.

Del resto, sottolinea ilPost.it, il progetto Guten Rat riflette idee di giustizia sociale che Engelhorn porta avanti da anni. Da tempo chiede che il Governo austriaco adotti misure di redistribuzione della ricchezza più efficaci, tra cui la reintroduzione della tassa di successione (l’imposta che si applica ai beni ricevuti in eredità da una persona). Marlene Engelhorn fa parte, inoltre, di Patriotic Millionaires, un gruppo di milionari americani ed europei che domanda ai governo di tutto il mondo l’imposizione di tasse più alte a chi è ricco come loro. Hanno aderito al gruppo anche l’attore Mark Ruffalo, l’ereditiera Abigail Disney (nipote di Walt Disney) e Nick Hanauer, imprenditore statunitense che fu tra i primi a investire in Amazon.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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