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Barbie, perché non potrà essere candidato come sceneggiatura originale agli Oscar

Nonostante la campagna attuata da Warner Bros., il film non avrebbe i presupposti per concorrere come script originale

Gli sforzi di Warner Bros. non sono bastati: l’Academy ha fatto sapere che Barbie non potrà concorrere come miglior sceneggiatura originale. Il maggior successo cinematografico del 2023, diretto da Greta Gerwig, che lo ha anche co-sceneggiato insieme al marito, Noah Baumbach, non ne avrebbe i presupposti. Ecco il motivo.

Manca sempre meno all’annuncio tanto atteso delle prestigiose cinquine dei Premi Oscar 2024. Le candidature saranno difatti svelate martedì 23 gennaio, dopo lo svolgimento delle votazioni, tra l’11 e il 16 gennaio. Visto anche l’andamento preliminare dei Golden Globes e dei Critics’ Choice Awards, non c’è dubbio sul fatto che Barbie  sarà tra i protagonisti indiscussi della 96esima edizione della kermesse. Tuttavia, una decisione presa dall’Academy potrebbe rovinare il clima di festa per l’intera macchina produttiva dietro al lungometraggio.

Barbie polemica sceneggiatura
Nuova polemica su “Barbie”: cosa è successo – VelvetMag

Il comitato esecutivo Writers Branch, guidato da A. Rodman, Eric Roth e Dana Stevens, presidenti dell’Academy, ha difatti stabilito che la sceneggiatura di Barbie, presentata come originale, sia in realtà adattata. In virtù di ciò, i membri eventualmente eleggibili, ovvero Greta GerwigNoah Baumbach, potranno concorrere solo nella categoria Miglior Sceneggiatura Adattata.

Il dietrofront dell’Academy arriva in maniera inaspettata, dal momento che inizialmente il film era stato considerato come come uno script originale anche dall’associazione dei Writers Guild of America (WGA), la cui premiazione avrà luogo il 14 aprile. Stesso discorso anche per i BAFTA, di cui recentemente sono state rilasciate le longlist – in attesa delle candidature definitive – che hanno incluso Barbie nella categoria Original Score, ovvero sceneggiatura originale.

Perché l’Academy considererà Barbie una sceneggiatura adattata? La motivazione

Insomma, si preannuncia una award season ricca di colpi di scena. Se il sindacato WGA ha difatti scelto di iscrivere Barbie tra le sceneggiature originali, il comitato esecutivo dell’Academy ha optato per la categoria dedicata agli script adattati. La decisione deriverebbe dal fatto che, pur trattandosi di una storia scritta di proprio pugno da Greta Gerwig e Noah Baumbah, prenderebbe in prestito da un materiale preesistente. Come si legge nei titoli, infatti, il film è “basato su Barbie della Mattel” e, in quanto tale, non può essere considerabile come frutto della proprietà intellettuale degli sceneggiatori.

Barbie sceneggiatura non originale agli Oscar 2024
Perché “Barbie” non concorrerà come Sceneggiatura originale ai Premi Oscar 2024 – VelvetMag

Le possibilità di ottenere l’ambita statuetta d’oro si complicano per Greta Gerwig e Noah Baumbach, che si troveranno dunque con una concorrenza spietata dinanzi a loro. A giocarsi il titolo di Miglior Sceneggiatura Non Originale ci saranno, difatti, anche: Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, in quanto adattato dal saggio Gli assassini della terra rossa scritto da David Grann; Oppenheimer di Christopher Nolan, adattamento dell’opera biografica Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica di Kai Bird e Martin J. Sherwin e Povere creature! (Poor Things) di Yorgos Lanthimos, basato sull’omonimo romanzo del 1992 di Alasdair Gray e già Leone d’Oro alla 80^ Mostra del Cinema di Venezia.

Per scoprire chi avrà la meglio occorrerà aspettare ancora un po’ di tempo. La cerimonia di premiazione degli Oscar 2024, le cui candidature saranno ufficializzate il 23 gennaio – e potrebbero includere anche il nostrano Io capitano di Matteo Garrone – avrà luogo il prossimo 11 marzo 2024, probabilmente presso la storica sede del Dolby Theatre di Los Angeles.

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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