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Meloni scarica Pozzolo: “Fatto grave, ho chiesto che venga sospeso”

Carriera politica verso la fine, almeno in FdI, per il parlamentare vercellese dal cui revolver è partito un colpo che a Capodanno ha ferito un uomo

È durata oltre 3 ore, il 4 gennaio, l’attesa conferenza stampa della premier Giorgia Meloni, più volte rinviata a causa delle sue condizioni di salute alla fine dello scorso anno. Ben 42 le domande a cui la premier non si è sottratta. “Non sono una che si spaventa facilmenteha detto Meloni – preferisco cento volte andare a casa. Hanno a che fare con la persona sbagliata. Ci sono quelli che pensano che possono indirizzare le scelte, ma con me non funziona, io sono il premier e le faccio io, me ne assumo la responsabilità“.

Meloni conferenza stampa inizio anno 2024
Giorgia Meloni. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Meloni mamma e premier

La maternità come massima aspirazione? Non so dirle se la parola aspirazione sia giusta, ma posso dire che da Presidente del consiglio, sono la donna considerata fra le più affermate in Italia. Se mi si chiedesse cosa scegliere fra il ruolo di premier e mia figlia Ginevra non avrei dubbi, come qualsiasi altra madre, perché la maternità dà qualcosa che nient’altro può regalare. Se questo è il concetto lo condivido. Non condivido che il traguardo della maternità possa toglierti opportunità“.

Sospeso il deputato Pozzolo

Giorgia Meloni ha risposto anche sulla questione riguardante il deputato di Fratelli d’Italia al centro della cronaca di questi giorni, Emanuele Pozzolo. Come è noto, è sotto inchiesta perché dal suo mini-revolver è partito un colpo che ha ferito un uomo nella notte di Capodanno. “Io ho chiesto che Pozzolo venga deferito alla commissione dei probiviri di Fdi indipendentemente dal lavoro che fa l’autorità competente” ha dichiarato la premier. “Nelle more del giudizio sia sospeso da Fdi“. “Sulla classe dirigente del mio partito, c’è sempre qualcuno che non ti aspettavi e fa errori o cose sbagliate. Però non sono disposta a fare questa vita se persone intorno a me non sentono la responsabilità. Non sempre accade. Ma per la responsabilità che abbiamo, e io vivo quella responsabilità, intendo essere rigida“.

Il parlamentare Pozzolo dispone di un porto d’armi per difesa personale non so perché ce l’ha ma non va chiesto a me, ma all’autorità competente. Girava con un arma a Capodanno. Presumo che a chi ha un porto d’armi capiti di portare un arma, ma la questione è un’altra: chiunque detenga un arma ha il dovere legale e morale di custodire quell’arma con responsabilità e serietà. E per questo c’è in problema con quanto accaduto perché quello che è successo, non conosco la dinamica, dimostra che qualcuno non è stato responsabile e chi non lo è stato è quello che detiene l’arma. Vale per qualsiasi cittadino, figuriamoci per un parlamentare, figuriamoci per uno di Fdi“.

Emanuele Pozzolo Fratelli d'Italia
Emanuele Pozzolo. Foto Ansa/Maurizio Brambatti

Meloni, Schlein e il premierato

Fra le molte questioni che Meloni ha toccato in conferenza stampa c’è anche quella del possibile confronto politico con la segretaria del PD, Elly Schlein, che a dicembre scorso aveva rifiutato l’invito ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia. “Mi impegno volentieri a un confronto con Schlein. Credo sia normale, giusto, che il presidente del consiglio dei ministri si confronti con il leader dell’opposizione prima della campagna elettorale per le elezioni europee. Non mi sono mai sottratta, non lo farò stavolta“.

Per quanto riguarda le polemiche sulla riforma costituzionale del potere esecutivo che il Centrodestra vorrebbe realizzare introducendo in Italia il premierato – cioè un capo del Governo più forte e ‘blindato’ perché eletto direttamente dal popolo – Meloni ha affermato che non esistono conflitti con ruolo del presidente della Repubblica. “Non vedo in cosa l’elezione diretta del capo del Governo significhi togliere potere al Capo dello Stato” ha affermato.

Si crea secondo me un equilibrio che è un buon equilibrio, si rafforza la stabilità dei Governi“. L’eventuale “referendum” sul premieratonon è su di me, io sono il presente di questa nazione, ma è sul futuro di questa nazione. Io ho fatto quello che era scritto nel programma, spero che si possa avere una maggioranza” in Parlamento. A questo proposito, però, “non sono molto ottimista, sono franca. Ma se non ci sarà lo chiederemo agli italiani, ma non è un referendum su Giorgia Meloni“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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