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Spari e un ferito alla festa di Capodanno, deputato di FdI: “La pistola è mia ma il colpo è accidentale”

Al veglione di Rosazza (Biella), presente il sottosegretario alla Giustizia Delmastro, Emanuele Pozzolo si è presentato con un mini revolver

Un uomo è rimasto ferito nella notte di Capodanno a una festa nel Biellese a cui era presente il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. Un proiettile sarebbe partito accidentalmente da una mini-pistola North american arms LR22 del deputato vercellese di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo.

Il ferito, in maniera non grave, è un 31enne, genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla Giustizia. Il giovane, trasportato in ambulanza all’ospedale di Ponderano (Biella), è stato dimesso nel corso della giornata del 1 gennaio. La procura di Biella, di concerto con i carabinieri, ha avviato accertamenti su una vicenda che ha dell’incredibile: un deputato che gira armato con il colpo in canna a una festa di Capodanno, alla quale è presente, per altro, il sottosegretario alla Giustizia.

Pozzolo Vercelli Fratelli d'Italia
Emanuele Pozzolo. Foto X @EmanuelePozzolo

Col revolver a Capodanno

Da una prima ricostruzione dei fatti, secondo quanto riporta l’agenza di stampa Ansa, risulta che il colpo sia partito da una mini-pistola, delle dimensione di una sigaretta elettronica. Tuttavia ben in grado di ferire e anche di uccidere. Un’arma a tutti gli effetti, ma ‘da borsetta’: ovvero fatta proprio per essere portata senza dare nell’occhio. A quanto sembra il deputato Pozzolo stava mostrando la pistola, regolarmente detenuta, ad alcuni presenti. “Confermo che il colpo è partito accidentalmente ma non sono stato io a sparare“, ha poi detto cercando di giustificarsi. L’episodio ha avuto come cornice Rosazza, un paese dell’Alta Valle Cervo.

Pozzolo mostrava l’arma agli amici

La sindaca del paese è Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario Andrea Delmastro. Per la festa di Capodanno, a cui era presente anche il componente del Governo Meloni insieme al suo seguito, erano stati presi in affitto i locali della Pro Loco. Emanuele Pozzolo, 38 anni, è originario di Vercelli.

Anche lui aveva trascorso la serata a Rosazza, ma aveva atteso il Capodanno nella casa di famiglia, ed era passato per un saluto a notte inoltrata, quando ormai la festa era alle battute conclusive. Da quel che risulta, aveva con sé il mini-revolver che ha deciso di mostrare alle persone con cui si stava intrattenendo. L’arma è passata di mano in mano e a un certo punto è partito un colpo che ha raggiunto la gamba di uno dei presenti: il marito della figlia di un agente della scorta assegnata a Delmastro.

Pozzolo Delmastro festa Capodanno
Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro (a sin.) col deputato Pozzolo. Foto X @AlekosPrete

Non ero presente – ha raccontato il sottosegretario – perché ero fuori, nel piazzale, a ritirare alcune borse con dei prodotti alimentari che ci eravamo divisi. Al rientro mi hanno raccontato tutto. Mi sono sincerato che fossero stati chiamati i soccorsi. La mia scorta mi ha consigliato di andare via, ma non correvo alcun pericolo e sono rimasto. Per fortuna il ragazzo se l’è cavata con una decina di giorni di prognosi. Ma la vicenda poteva avere un altro risvolto“.

Accuse dall’opposizione

Sull’incidente di Rosazza fioccano i commenti dei politici di opposizione. “Sembra un film di terz’ordine e invece è la realtà” dice Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana), mentre Angelo Bonelli (Avs) parla di “far west in casa Delmastro“. “Ci aspettiamo che Giorgia Meloni intervenga per chiarire e prendere i provvedimenti conseguenti“, afferma l’esponente del PD Debora Serracchiani aggiungendo che “in un Paese normale ci si dimette per molto meno“. Dello stesso tenore la riflessione della senatrice PD, Simona Malpezzi: “Tutto questo non è normale“. L’ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando (PD), pubblica sui social una foto della cena di Capodanno a cui ha partecipato e chiosa: “Nessuno si è portato la pistola“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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