Come si mangia il sushi? Le regole che vorresti conoscere
Tra i cibi oggi più ricercati anche in Italia, questo piatto segue schemi molto precisi
Il sushi è il piatto, forse, più conosciuto che arriva dalla cucina giapponese. Eppure, non tutti conoscono le regole legato a questa varietà di portate a base di pesce, estremamente apprezzate non solo in Oriente, ma anche in Occidente (o almeno in Italia).
Ad oggi il sushi si ritrova, quasi, ad essere in combutta con la pizza (strano a dirsi, ma vero). Sempre più scelto dalle comitive da amici, ma anche per le cene romantiche, i sushi-bar hanno reso questo piatto tipico della cucina giapponese un must in tutta Italia. Tra chi cerca di seguire la tradizione e chi inventa portate sempre più originali, forse nel nostro Paese non si conoscono, però, le vere regole del sushi. Basti pensare che ne esistono varianti con tonno in scatola o pietanze totalmente sconosciute in Giappone (insomma, sarebbe un po’ come traslare il concetto della pizza con l’ananas di casa nostra). Tuttavia, per i più ‘esperti’, che conoscono la differenza tra nigiri, sashimi o maki, potrebbe essere anche utile sapere come si mangia veramente il sushi.
Le regole del sushi
Il sushi è arrivato in Giappone nell’VII secolo, dal sud est asiatico e dalla Cina del sud. Come chiarisce anche Focus, Ole Mouritsen, un biofisico della Syddansk Universitet, ritiene che inizialmente il sushi fosse un modo per conservare il pesce in assenza dei frigoriferi. Mettere il pesce in strati di riso cotto e acidulato in aceto di riso pare migliorasse le condizioni di vita dei batteri lattici e di conseguenza la fermentazione del pesce. Via via il processo di fermentazione del pesce è stato abbreviato e si è iniziato a mangiare il pesce crudo, il sushi appunto. Secondo molti storici, il sushi sarebbe arrivato in Occidente quando nel 1953. Come riporta anche il Milwaukee Journal fu il principe Akihito ad offrirlo ad alcuni ufficiali americani durante un ricevimento all’ambasciata giapponese a Washington.
Conosciuta la storia del sushi non resta che sapere come poterlo mangiare nella maniera corretta. The World’s Best Ever suggerisce le cose giuste da fare e quelle da evitare assolutamente. Per prima cosa è bene sapere che questo cibo si mangia con le bacchette, ma anche con le mani. Il boccone va inserito nella salsa di soia, dalla parte del pesce, evitando di inzuppare il riso. Nel momento in cui il sushi è riportato alla bocca, è corretto fare in modo che la lingua lambisca la portata dalla parte del pesce.
Cose da evitare
Ulteriore regola consiste nel prendere il sushi da piatto di portata utilizzando le bacchette girate. In questo modo non si utilizzerà la punta (che si mette in bocca) nel piatto comune. Infine, per comunicare che si è terminato di consumare, le bacchette vanno riposte parallele sulla ciotolina in cui si versa la soia. (Qui la ricetta perfetta per farlo in casa). A questo punto è bene sapere quali sono le cose da evitare, invece. Innanzitutto è cattiva educazione strofinare le bacchette tra loro per ripulirle dai residui di riso e pesce.
In secondo luogo è importante sapere che, per galateo, il sushi non si mangia mezzo boccone per volta, ma deve essere ingurgitato tutto intero. Lo zenzero non si appoggia sopra il pesce, ma si mangia tra un boccone di sushi e l’altro, per preparare il palato ad un altro gusto. Che si tratti di maki, sashimi o nigiri non si intinge mai l’intero pezzo nella soia, ma solo una parte. Per quanto riguarda il wasabi, invece, non va sciolto nella soia ma messo direttamente sul pesce. Ed infine, quando si paga non si possono dare mai i soldi in mano allo chef (nei sushi-bar è direttamente un sushi-chef a servire) perché non può toccarli.