NewsPrimo piano

Israele a un passo dall’invasione, ma l’Iran avverte: “Saremo costretti a intervenire”

A Gaza ci sarebbero già oltre 2mila morti e 9mila feriti. Tel Aviv si prepara a entrare nella Striscia via terra, aria e mare

A oltre una settimana dall’attacco dei miliziani di Hamas il 7 ottobre, Israele fa sapere di avere ucciso un altro comandante dell’organizzazione paramilitare islamista palestinese. L’esercito di Tel Aviv si prepara intanto all’invasione via terra, aria e mare della Striscia di Gaza. Sono almeno un milione gli sfollati: uomini e donne e bambini palestinesi che stanno compiendo un esodo biblico verso il sud della Striscia prima che si scateni la guerra.   

È dal 7 ottobre, dopo l’attacco di Hamas, che Israele sta bombardando Gaza City per colpire case e strutture dei terroristi. Ma in realtà stanno morendo soprattutto bambini, donne e anziani innocenti. Israele fa sapere comunque che avvierà “operazioni militari significative” nella Striscia di Gaza solo una volta che i civili avranno evacuato. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, si contano finora almeno 2.329 morti e 9.042 feriti.

gaza israele tank
Soldati israeliani su un tank lungo il confine con Gaza. Foto Ansa/Epa Abir Sultan

Israele, assedio a Gaza

La minaccia di un’invasione di terra incombe da quando, una settimana fa, i combattenti di Hamas hanno lanciato migliaia di razzi verso Israele, hanno violato le difese di confine e hanno massacrato uomini, donne e bambini, in alcuni casi arsi vivi o decapitati. Israele ha quindi isolato lo stretto territorio palestinese sul Mar Mediterraneo e ha bloccato l’ingresso di cibo, carburante, acqua e medicinali ponendo Gaza sotto assedio totale.

Le ripetute richieste di Israele ai palestinesi di evacuare Gaza sono state ampiamente criticate e le Nazioni Unite hanno invitato Tel Aviv a revocare l’ordine, sottolineando la minaccia di una “situazione catastrofica“. All’emittente americana Cnn il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (Idf), Jonathan Conricus, ha invece dichiarato: “È davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore“.

Uccisi tre capi di Hamas

Intanto le forze armate israeliane hanno rivendicato l’uccisione in un raid a Gaza di Bilal al-Qadr, il comandante dell’unità di Khan Younis della Nukhba, reparto di élite di Hamas. Lo riporta il Jerusalem Post, precisando che a dirigere l’operazione è stato lo Shin Bet (i servizi segreti interni) e che al-Qadr è ritenuto responsabile per l’infiltrazione il 7 ottobre a Nirim e Nir Oz. Ma anche delle successive stragi nei due kibbutz meridionali. Le forze israeliane avevano già rivendicato, il 14 ottobre, l’uccisione di altri due alti esponenti di Hamas che hanno avuto un ruolo di primo piano nei massacri, Abu Murad e Ali Qadi.

Cosa intende fare Israele

È estremamente difficile per qualsiasi esercito moderno combattere in un’area urbana così densamente popolata“, ha affermato il portavoce dell’esercito di Israele, Conricus. Il quale ha spiegato che “sappiamo che Hamas dispone di un’elaborata rete di tunnel sia per scopi difensivi che offensivi, che sicuramente aumenta la complessità dei combattimenti, ma siamo preparati per questo“. “I combattimenti saranno lenti. I progressi saranno lenti e noi saremo cauti, ma siamo molto determinati a trovare i terroristi di Hamas che attualmente si nascondono dietro i nostri civili nel sistema di tunnel di cui dispongono“, ha aggiunto.

gaza palestinesi israele guerra
Palestinesi a Gaza. Foto Twitter @benjbarthe

La Cina protesta

Di fronte a questa situazione inteviene la Cina. Le azioni di Israele a Gaza sono andate “oltre l’ambito dell’autodifesa” e il Governo di Tel Aviv deve “cessare la punizione collettiva degli abitanti di Gaza” ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. L’alto esponente dell’esecutivo di Pechino ha parlato così durante un colloquio telefonico con il suo omologo saudita, il principe Faisal bin Farhan. Wang, riporta una nota del ministero degli Esteri di Pechino, ha auspicato che “tutte le parti agiscano per non aggravare la situazione e tornino al tavolo delle trattative il prima possibile“.

L’Iran incontra il capo di Hamas

In medio Oriente l’Iran ha inviato un messaggio a Israele attraverso le Nazioni Unite sottolineando che non vuole un’ulteriore escalation nella guerra contro Hamas. E che dovrà intervenire se l’operazione israeliana a Gaza continua. Lo hanno detto ad Axios.com due fonti diplomatiche. Il messaggio dell’Iran arriva mentre l’amministrazione Biden cerca di dissuadere l’Iran e gli Hezbollah libanesi dall’entrare in guerra. Intanto il ministro degli Esteri iraniano, Hussein Amirabdollahian, ha incontrato il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Doha, comeriferisce l’agenzia di stampa Irna. Amirabdollahian è arrivato in Qatar dopo una serie di visite in Iraq, Siria e Libano.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio