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Campi Flegrei, il decreto e il piano di intervento del Governo

L'esecutivo ha stabilito procedure di allerta, prevenzioni e comunicazione in caso di terremoti ed eventi di bradisismo

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sul piano di intervento a favore dei Campi Flegrei. Questo territorio del Napoletano è infatti soggetto a frequenti terremoti. Il decreto “recante misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei” si compone di 8 articoli.

E delinea una strategia che va dall’allestimento di strutture ed aree ad hoc fino a un piano di comunicazione per avvertire la popolazione dei rischi. Passando dalla verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e dei servizi essenziali.

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Foto Ansa/Ciro Fusco

Il piano straordinario sarà approvato “entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Per consentire, tra l’altro, “un’analisi della vulnerabilità sismicadell’edilizia privata e pubblica con un piano di misure per la ”mitigazione”.

Decreto, le caratteristiche

Il piano prevede aree e strutture ad hoc pronte ad accogliere la popolazione in caso fosse costretta ad abbandonare le abitazioni. “Reclutamento di unità di personale a tempo determinato, da impiegare per un periodo di 12 mesi dalla data dell’effettiva presa di servizio”. Il tutto “per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile” è scritto nel decreto. Ma anche “acquisizione dei materiali, dei mezzi e delle risorse strumentali necessari per garantire un’efficace gestione delle attività di protezione civile“. Nonché “allestimento di aree e strutture temporanee per l’accoglienza alla popolazione“.

Per il “piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate” nella zona dei Campi Flegrei interessate da bradisismo, nel decreto si stabilisce che “il Dipartimento della protezione civile si avvale di una struttura di supporto“. Una struttura che opera alle dirette dipendenze del capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio. Per dar vita a questa struttura c’è un tempo limite di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.

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Giorgia Meloni. Foto Ansa/Miguel Angel Molina

Comunicare con la popolazione

Previsto, all’articolo 3, anche un piano di comunicazione ad hoc per la popolazione. “La Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile”, “avvalendosi anche dei centri di competenza“, “coordina le attività di comunicazione rivolte alla popolazione”. E approva, “entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un piano di comunicazione alla popolazione. Il quale deve riguardare il potenziamento e lo sviluppo di iniziative già avviate nell’area interessata. Ovvero l’avvio di nuove iniziative“, si legge nel testo del decreto.

Decreto da un milione di euro

Il piano di comunicazione sui rischi di terremoto ai Campi Flegreipuò prevedere la realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate. Anche con il concorso del Volontariato organizzato di protezione civile, di iniziative specifiche dedicate agli istituti scolastici delle aree interessate”.

Non mancano, nella previsione del decreto,incontri periodici con la popolazione, di corsi di formazione continua dei giornalisti operanti nell’area”. Il tutto “con la finalità di promuovere una migliore informazione al pubblico sui rischi e sulla pianificazione di protezione civile. Nonché l’installazione sul territorio della segnaletica di protezione civile“. A tale finalità, il decreto destina un limite massimo di spesa di 1 milione di euro.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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