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Genova, al Salone Nautico il meglio della produzione italiana. Med presenta i battelli penumatici

L'Italia, primo Paese esportatore mondiale di imbarcazioni e yacht, ha fatturato oltre 7 miliardi. L'88% della produzione è destinato all'estero

Fino al 26 settembre è in corso a Genova il 63°Salone Nautico Internazionale. L’appuntamento di quest’anno è stato aperto da Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica. “Le stime del nostro Ufficio Studi sull’andamento dell’industria nautica nel 2022 si sono rivelate corrette: il comparto ha addirittura superato la soglia dei 7 miliardi di euro di fatturato, un valore mai toccato prima“.

Seguendo la scia del 2021, l’anno con il migliore incremento di fatturato di sempre, il mercato nel corso del 2022 si è infatti dimostrato solido e reattivo. E ha raggiunto un fatturato globale di 7,33 miliardi di euro, in crescita del +20%” ha dichiarato Stefano Pagani Isnardi, Direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica.

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Dal 21 al 26 settembre il Salone Nautico Internazionale di Genova. Foto Salonenautico.com

Genova, cantieri italiani al top

Il perdurare dell’incertezza globale a livello economico e politico, che potrà portare in futuro ad una normalizzazione dei tassi di crescita del settore, non ha quindi smorzato il vento favorevole alla produzione nautica. Una realtà che ha continuato a progredire anche nell’anno nautico appena concluso, specialmente nel comparto dei superyacht, di cui i cantieri italiani rappresentano il 50% degli ordini mondiali. Gli addetti effettivi, è emerso alla presentazione del Salone di Genova, sono saliti a 28.660 confermando il trend occupazionale positivo (+8,8% rispetto al precedente anno). Il contributo del settore della nautica al Pil nazionale è stato superiore ai 6,1 miliardi di euro nel 2022, con un incremento del +20% circa rispetto allo scorso anno.

Come ha evidenziato Marco Fortis, direttore e vicepresidente di Fondazione Edison, il motore trainante del comparto si è ancora una volta dimostrato l’export. “L’Italia, primo paese esportatore mondiale di imbarcazioni e yacht, ha toccato, per l’anno scorrevole terminato a giugno 2023, il massimo storico di 3,74 miliardi di euro. Da ricordare che nel 2022 l’export italiano di unità da diporto ha raggiunto una quota del 18,3% del dato globale e che l’88% della produzione cantieristica nazionale è diretta all’estero” ha sottolineato Fortis.

Usa e Regno Unito i maggiori clienti

In questa fase espansiva i mercati tradizionali sono sicuramente quelli che hanno registrato i più interessanti tassi di crescita nel 2022 rispetto all’anno precedente, Fra le nazioni extraeuropee gli Stati Uniti consolidano il loro primato di principale importare di unità da diporto prodotte in Italia. Dai dati del Salone di Genova emerge che si è trattato di un  incremento del +57%. Il Regno Unito è passato al secondo posto con un raddoppio delle importazioni (+108%). Riccardo Honorati Bianchi, di Cassa Depositi e Prestiti, ha presentato la nuova piattaforma di Business Matching per l’internazionalizzazione realizzata da CDP e rivolta alle medie e piccole imprese per indirizzarle e sostenere nelle loro attività di promozione verso l’estero. Il nuovo tool è basato su un algoritmo espressamente centrato sul settore della nautica.

Med spicca con i battelli penumatici

Fra gli espositori al Salone Nautico di Genova non manca Med S.p.a. di Cervia, azienda in forte ascesa. Med espone direttamente in acqua, presso la banchina Nord del Salone, due battelli pneumatici per la linea Med Valiant: si tratta del 750 Fishing e dell’850 Diving, ultimo progetto realizzato per i centri di immersione subacquea.

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La Med spa di Cervia propone al Salone i suoi battelli pneumatici per il Diving e il Fishing.Sabato 23 Settembre il focus della giornata sarà dedicato ai battelli realizzati per il Fishing, presente il Brand Ambassador Andrea Iacovizzi. Per i visitatori ci sarà l’opportunità di toccare con mano la qualità dei RIBs made in Med sviluppati dal know-how e dall’efficienza tecnologica dei mezzi a derivazione militare.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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