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Codice della strada, tutte le novità del disegno di legge

Via libera dal Consiglio dei ministri, maxi multe e sospensione della patente per chi guida con lo smartphone all'orecchio

Nuove normative dal Consiglio dei ministri per il codice della strada: per chi usa il telefonino mentre guida scatteranno la sospensione della patente e multe fino a 2.600 euro. Multe fino a 1.000 euro per chi sosta nello spazio disabili e fino a 600 per chi parcheggia alla fermata del bus. 

Arriva inoltre una stretta agli autovelox ‘selvaggi’, cioè quelli che i Comuni usano per fare cassa. Ma al tempo stesso misure più severe nel caso di violazioni dei limiti di velocità in città. Sono tutte novità contenute nel disegno di legge che va a modificare il codice della strada, approvato dal Consiglio dei ministri.

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Norme più aspre per chi guida usando il cellulare. Foto Twitter @direpuntoit

Codice della strada, le novità

Il pacchetto, spiega un nota del ministero dei Trasporti, già presentato al Cdm a giugno, è passato al vaglio della Conferenza unificata che ha espresso il parere favorevole e ha proposto una serie di modifiche. Sono “provvedimenti quanto più urgenti viste le troppe morti, anche di giovani ragazzi, sulle nostre strade” ha affermato Giorgia Meloni ringraziando Matteo Salvini, promotore del disegno. “Ora passaggio in autunno del testo in Parlamento, con l’auspicio che lo si discuta e lo si approvi al più presto” ha dichiarato il ministro.

Le nuove norme del codice della strada propongono per l’uso dei cellulari alla guida l’inasprimento della sanzione pecuniaria. Le multe passano dalla fascia 165- 660 euro a 422-1.697 euro, con sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi fin dalla prima violazione. In caso di recidiva nel biennio, riferisce il Mit, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro. Oltre a una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell’ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda violazione.

Autovelox e posti disabili

Per quanto riguarda gli autovelox, il nuovo codice della strada prevede “un incremento della sanzione amministrativa fino a 1.084 euro – fa sapere il ministero dei Trasporti – e la sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all’interno del centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno”. Il disegno di legge stabilisce inoltre sanzioni pecuniarie in caso di sosta negli stalli dedicati ai disabili, elevandole, per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, a 165-660 euro (ora previste da euro 80 ad euro 328). Per i restanti veicoli a 330-990 (ora prevista tra euro165 ad euro 660).

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Sanzioni aggravate per chi parcheggia sugli spazi delle fermate degli autobus. Foto Twitter @doctor_milano

Sosta sulla fermata del bus

Multe più pesanti, riferisce il Mit, anche per chi parcheggia nelle corsie riservate allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi di trasporto pubblici. Per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote tra 87 a 328 euro (ora tra 41-168 euro) e tra 165- 660 euro per i restanti veicoli (ora tra 87 a 344 euro). La violazione del divieto di fermata e di sosta riservata la si potrà accertare da remoto. Così come la violazione dell’obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti. Tutto ciò però vale nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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