Amedeo Demitry: “Nel mondo dell’arte ci sono entrato per caso e rimasto per passione”
L’Arte come impresa: l'idea sviluppata dal talentuoso manager culturale
Amedeo Demitry, pugliese d’origine, milanese d’adozione, ma operativo in tutto il mondo è – da oltre un quarto di secolo – un perito d’arte e curatore di mostre internazionali tra i più quotati e stimati del settore. Professionista di indiscussa competenza, collabora con il polo giudiziario nei tribunali italiani in veste di tecnico specializzato, prestando consulenze su opere di artisti del calibro, tra gli altri, di Bellini, Canaletto, Sironi, Vedova, De Chirico, Rauschenberg e sviluppa progetti di ampio respiro che uniscono imprenditoria e arte in vari comparti; dal culturale al vitivinicolo.
Demitry e’ stato direttore artistico di Expo Arte Bari per due edizioni, ideatore di RomaArt, Biennale internazionale di Arte e Cultura della Capitale, con – nel 2015 – oltre 1800 opere provenienti da 54 Paesi del mondo esposte negli spazi della Fiera di Roma e deus ex machina sia del Canova Prize International Art Award e Ali photo International photography trade show a Manhattan, sia del Premio Arte Roma dedicato all’arte contemporanea andato in scena allo Stadio Domiziano, già sito archeologico patrimonio UNESCO. Ma la visione di Demitry non si ferma alle singole opere o al solo amore per la pittura e la scultura, egli infatti, con la sua 6499 di base a Milano e New York, nella quale ricopre la carica di General manager e socio fondatore, organizza esposizioni collettive dalle Dolomiti alla Costa Smeralda, dalle principali city europee agli Stati Uniti e centro America.
6499 è un progetto avveniristico di Amedeo Demitry
Un lavoro atto ad esportare bellezza e grandi firme del panorama moderno e contemporaneo nei luoghi più ameni e suggestivi del Bel Paese. E così, i lussuosi Golf Club lombardi (vedasi Franciacorta), come le aree geografiche di maggior interesse e fascino del food&beverage delle coste marittime da bandiera blu diventano, come per incanto, istallazioni permanenti e sublime location espositive che rendono gli interi spazi circostanti un humus di colori, emozioni e scoperte entusiasmanti.
No dunque, per questo eclettico e caparbio Uomo d’Arte, il concetto obsoleto di rigidi compartimenti stagni tra arti e generi, sì invece al contagio e all’amalgamazione, al nuovo modus operandi da egli stesso messo in campo anni orsono dell’avvicendamento tra opere milionarie e spettatore tanto piacevolmente sorpreso quanto totalmente ignaro. Ma è la conoscenza unita all’esperienza che rende il tutto possibile, l’inconfutabile mantra del “senza le basi scordatevi le altezze” il segreto che fornisce gli strumenti di un sapere e agire che l’esperto Demitry dona ad appassionati, addetti ai lavori e non solo. Sono i ventisette anni di full immersion a farla da padrona, una vita nella vita, dedicata agli artisti di ogni epoca e stili, senza mai venir meno la visione costante e illuminata di incastonare a menadito sacro con profano, vintage con hi-tech, chiaroscuri caravaggeschi con lavori scultorei del XXI Sec. di indiscussa magnificenza.
Bypassando per causa forza maggiore la frenetica corsa contro il tempo di una società ormai alla mercé di un ciclo circadiano sempre più tiranno e l’impossibilità di dirigersi in gallerie stabili. Amedeo Demitry lancia così, e se ne fa propugnatore e carico, un nobile quanto creativo ‘monito’ rivolto soprattutto alle nuove generazioni, verso le quali non solo guarda da sempre con particolare attenzione e speranza, ma si appella con ottimismo: “Se non potete andare voi dall’arte, mettetevi comodi, perché sarà l’arte a venire da voi”.
Intervista esclusiva di Amedeo Demitry a VelvetMAG
Ripercorriamo qualche passo indietro nella sua vita. Quando fa capolino questo amore per l’arte? Ci rammemora brevemente i suoi esordi e perché?
Direi che è nato per caso. Provenivo da altre esperienze e nel 1996 ho partecipato ad un test di inserimento come art promoter in una nota società bolognese che vendeva arte. Ho tre sorelle laureate in accademia di belle arti e un cognato scultore. Io avevo scelto la strada più “realistica” da geometra per poi invece iniziare un percorso di studi e di seria gavetta, ripeto, quasi per caso. Tornassi indietro non cambierei percorso. È stato subito amore.
Poi arrivano i grandi “palchi”: Biennali, Roma, Manhattan, fiere, mostre e scenari internazionali. Il grande salto però come è avvenuto?
Con Milano! Sono stato attivo in questa città già dal 2000, ma con il mio trasferimento definitivo, avvenuto nel 2015, è cambiato tutto. Milano aumenta le tue possibilità. Anche di fare gli incontri giusti. Così è stato per me.
Amedeo Demitry, cosa significa nel XXI Sec. essere “Uomo dell’arte? Come si preannuncia il futuro del settore?
C’è più attenzione anche da parte delle nuove generazioni. Noto che alcuni ragazzi, anche solo ventenni, manifestano il desiderio di “possedere” un’opera. Ne sono attratti. Che si stia riscoprendo il culto del bello e finalmente si abbandoni l’effimero e l’inutilmente provocatorio? Il mercato resta sempre saldo, in quanto da sempre bene rifugio.
“Vi portiamo l’arte a casa”: un concetto avveniristico, come nasce? Cosa vuol trasmettere ?
In realtà non ho inventato nulla. Lo faceva già la Treccani nei primi Anni Novanta. Io ho solo cercato di aggiungere un piglio più professionale alla figura del consulente d’arte che conquista la fiducia del cliente e lo rende fidelizzato. In passato spesso si incontravano “venditori” da mordi e fuggi. Cerchiamo così di ripulire il mercato.
Vede l’interesse da parte delle nuove generazioni verso l’arte? E’ speranzoso o quantomeno ottimista?
Come dicevo prima, c’è un buon interesse da parte dei giovani. Verso il 2012 ho tenuto un modulo di docenza presso l’università di Lecce, che trattava le varie forme di vendita delle opere d’arte, le varie tipologie di mercato. C’era una grande attenzione da parte dei ragazzi, interessati alla figura del consulente d’arte. Questo mi fa ben sperare che domani non saremo forniti di soli pseudo influencer e scarsi opinionisti.
Ed ora ci renda partecipe di qualche news, ancora inedita, o che dovrà partire a breve.
Top secret assoluto. Vi dico solo che attendo la firma per un incarico impegnativo nella città di Milano e sto lavorando per due mostre di carattere internazionale con un obiettivo umanitario.
Chiosiamo con una battuta, una frase, che Amedeo Demitry dedica all’arte. Cos’è per lei l’arte?
Art is a wonderful place!