I pezzi chiave dello sportswear riletti in chiave no gender protagonisti della nuova capsule di
Martino Midali. No gender is The gender: l’unica regola è lo stile.

Quello che non si inventa perché appartiene per dna al più autentico Made in Italy, e che, al contempo, si rinnova perché è puntato al futuro per diventare pura estetica. Senza genere. Nasce da qui la prima capsule genderless di Martino Midali che debutta a Milano Moda Uomo con una proposta attesa per la prossima stagione estiva che completa, una volta di più, la sua visione.

Martino Midali la prima capsule no gender, Courtesy of Press Office

Martino Midali, una collezione che travalica i confini

Una linea realizzata con un mash up d’autore. Da una parte materiali, tagli e lavorazioni tipici del know how del brand; dall’altra, all’attenzione per la firma iconica di Martino Midali, si unisce il design contemporaneo. Il risultato sono pezzi base del guardaroba sportswear, privi di stagionalità e di genere, capaci di andare oltre le tendenze per seguire il solo flusso di uno stile che, nella creazione, trova la sua massima espressione.

Così l’hodie senza maniche dalla silhouette over si accompagna ai pratici bermuda. La combinazione si porta, a scelta, con una t -shirt bianca oppure con la maglia marinière. Le stesse t-shirt che si abbinano alla più classica tuta, sempre over, composta da felpa e jogging pants. I colori sono i senza tempo bianco e nero. Il debutto della capsule genderless di Martino Midali è una conferma della capacità dello stilista di semplificare rompendo gli schemi senza grossi clamori, ma all’insegna di un unico diktat: vestibilità.

L’attenzione alle diverse necessità della clientela femminile

Martino Midali è un designer al servizio di tutte le donne, nel segno dell’inclusività. Midali, giovanissimo, comincia la sua scalata nel mondo della moda a Milano, diventando uno degli stilisti di punta del panorama nazionale con l’omonimo fashion brand. “Volevo trovare un lavoro che fosse un modo di vivere, un’attività che mi consentisse di essere felice. Per questo ho cominciato a disegnare T-shirt. Non pensavo di certo di mettere in piedi un’azienda come questa”. Precursore nell’uso della maglia, del jersey in per realizzare giacche, gonne e pantaloni, da sempre sostenitore dell’elastico in vita, ha cambiato la percezione del vestire a un sempre più vasto pubblico femminile.

Martino Midali la prima capsule no gender, Courtesy of Press Office
“Io non vendo solo un abito, ma una forma da indossare e da interpretare”. “Sono un romantico, una persona istintiva. Amo il mio lavoro e mi appassionano le donne che indossano i miei capi”. Oggi, dopo quarant’ anni di un’assoluta dedizione al lavoro e di una buona dose di concretezza, “Il Re della maglia” continua a creare con un preciso stile contemporaneo, molto riconoscibile, curando ogni dettaglio.
In un’intervista esclusiva su VelvetMAG tempo fa Martino Midali aveva dichiarato: “Tante volte mi piacerebbe fare uno stile diverso, ma alla fine non credo di riuscirci perché il mio stile è l’espressione di quello che sono dentro, la mia personalità è questa … sarebbe impossibile per meLa mia moda nasce dentro me, non per nozioni acquisite, non per un percorso scolastico.”