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Visori di Meta, con Quest 3 è sfida totale ad Apple

Ma si prevede che il 5 giugno il colosso di Cupertino sveli pubblicamente il suo modello RealityPro

Il prossimo autunno Meta renderà disponibile Meta Quest 3: il visore a realtà mista (aumentata e virtuale) di nuova generazione. Ma già adesso emergono nuovi particolari sul prodotto dell’azienda di Mark Zuckeberg.

L’annuncio sui profili social del fondatore di Facebook arriva qualche giorno prima della conferenza degli sviluppatori di Apple, il 5 giugno. Un meeting in cui molto probabilmente l’azienda di Cupertino mostrerà la sua idea di visore.

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Il visore di Meta per la realtà mista sarà lanciato ufficialmente in autunno. Foto Twitter @LR163_VRC

Meta in competizione con Apple

Meta Quest 3 è il primo visore per la realtà mista a colori ad alta risoluzione. Ancora più sottile e più confortevole “con display e risoluzione migliori” scrive Zuckerberg. Ha un chipset Qualcomm di nuova generazione con prestazioni grafiche raddoppiate “e le nostre cuffie più potenti di sempre. È in arrivo quest’autunno.” Il prezzo del dispositivo si aggirerà intorno ai 500 dollari, mentre per quello del dispositivo rivale, ovvero di marca Apple, gli analisti di settore prevedono un prezzo sicuramente più alto.

Quest 3 – aggiunge Mark Zuckerberg, il quale oltreché fondatore di Facebook è anche amministratore delegato di Metasarà il modo migliore per sperimentare la realtà mista e virtuale in un dispositivo autonomo. Sarà compatibile con l’intera libreria di Quest 2 e avrà altri titoli in arrivo. Maggiori dettagli alla nostra conferenza Connect del 27 settembre“. La società, intanto, dal 4 giugno abbasserà i prezzi dei visori già in commercio Quest 2 e Quest Pro e con il prossimo aggiornamento software rinnova l’unità di elaborazione grafica e l’unità centrale di elaborazione promettendo un aumento delle prestazioni e della velocità su app e giochi.

Perché Quest 3 è importante

Queste nuove esperienze permettono di andare oltre all’attuale realtà mista, individuando e interagendo in modo intelligente con gli oggetti presenti nello spazio fisico” ha sottolineato ancora Mark Zuckerberg. In questo modo si consente “di muoversi nella mixed reaslity con modalità naturali e intuitive, che prima erano difficilmente realizzabili” ha continuato Zuckerberg. Quest 3 è retrocompatibile con il catalogo di Quest 2, che include oltre 500 giochi, app ed esperienze di realtà virtuale (e non solo). Ciò significa che Quest 3 avrà fin da subito un catalogo di esperienze immersive tra i più ampi al mondo.

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Il visore di Apple potrebbe avere questo outfit. Foto Twitter @Metainsider

Il gaming showcase di Meta

Meta terrà inoltre il Meta Quest Gaming Showcase, un evento in cui saranno presentati altri titoli dedicati. “Quando gli sviluppatori sfrutteranno questi aggiornamenti, si potrà sperimentare un gameplay più fluido” ha affermato la casa madre. “Un’interfaccia utente più reattiva e contenuti più ricchi su entrambi i visori. Inoltre, stiamo abilitando il ridimensionamento dinamico della risoluzione (DRS) sia per Quest 2 che per Quest Pro, in modo che i giochi e le applicazioni possano avvalersi della maggiore densità di pixel senza perdita di frame.”

RealityPro, il visore di Apple

Arriva inoltre una riduzione di prezzo di listino per Quest 2, dal 4 giugno disponibile a 349,99 euro per la versione da 128 gigabyte e 399,99 euro per quella da 256 gigabyte. Lunedì prossimo 5 giugno, all’apertura della Worldwide Developer Conference 2023, Apple dovrebbe finalmente svelare RealityPro, il suo primo visore per la realtà virtuale e aumentata. Ipotizzato con un cartellino di circa 3 mila dollari, l’idea del colosso di Cupertino pare essere quella di fornire un device che sia, prima di tutto, una piattaforma di creazione di alta gamma per gli sviluppatori. Poi, nei prossimi anni, arriverà un modello meno Pro e rivolto alla massa. Abbassare il prezzo sarà un imperativo.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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