Forte dei Marmi celebra uno dei più grandi maestri dell’arte italiana, Mimmo Rotella, con una grande mostra ordinata negli spazi espositivi di Villa Bertelli, visitabile gratuitamente fino al 17 settembre 2023.
L’artista italiano, amico di Pollock, Rauschenberg e Twombly, conosciuto in tutto il mondo, è stato un vero genio rivoluzionario e grande anticipatore dei tempi. Oggi la sua arte sta conoscendo un percorso internazionale di riscoperta, a cominciare da questa mostra straordinaria che, con quarantacinque opere storiche e capolavori assoluti, racconta quel genio poliedrico che fu Rotella attraverso le tecniche e i gesti che caratterizzano la sua arte.
Mimmo Rotella, la mostra a Forte dei Marmi, Courtesy of Press Office

Mimmo Rotella, protagonista mondiale del secondo Novecento

A New York è in corso una grande mostra che mette in risalto le sue opere, in parallelo a Forte dei Marmi. New York è stata negli Anni cinquanta e Sessanta una seconda casa per Mimmo Rotella, sempre ospite dei suoi amici Andy Warhol, Jeanne-Claude e Christo. Mimmo Rotella, il Genio Poliedrico è curata da Edoardo Falcioni, promossa da Villa Bertelli, Comune di Forte dei Marmi, Fondazione Mimmo Rotella e coprodotta con Oblong Contemporary ArtGallery di Dubai e Forte dei Marmi. La rassegna è sotto il Patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Lucca, ed è sponsorizzata da Hublot, Bartorelli Gioiellerie, Ciaccio Arte-Broker Insurance Group.

Le infinite sfumature artistiche e innovazioni stilistiche

Gli esordi di Mimmo Rotella con la pittura e il disegno tradizionale sono di stampo figurativo e poi astratto-geometrico nella seconda metà degli Anni Quaranta quando cominciò a frequentare gli esponenti del Gruppo Forma 1, l’invenzione del décollage, (forse l’innovazione a cui il Maestro rimarrà̀ più̀ affezionato durate tutta la sua carriera, e che lo consacrerà̀ quale figura di spicco dell’arte contemporanea), e parallelamente quella dei retro d’affiches, i riporti fotografici che rappresentano principalmente reportages socio-politici e ritratti di colleghi e amici, realizzati scegliendo in tipografia fogli di stampa utilizzati per gli avviamenti di macchina e sui quali venivano stampate immagini a caso, successivamente trasportate dall’artista su supporti come tela o plastica.
Mimmo Rotella, la mostra a Forte dei Marmi, Courtesy of Press Office

Mimmo Rotella e i suoi primati

Rotella è stato in grado, sin dagli esordi negli Anni Quaranta, di appropriarsi di decennio in decennio di innovazioni tecnico-stilistiche con cui ha progredito in una crociata artistica del tutto slegata dalla prigionia di una definizione o etichetta. Nonostante intorno al 1960 aderisca al Nouveau Réalisme,  divenendo così l’unico italiano a far parte del movimento, egli passò alla storia come un artista estremamente poliedrico, capace di spaziare tra diversi stilemi artistici: scegliendo di non limitarsi soltanto ad una sola tecnica o ad uno stile specifico, ma al contrario sperimentando sempre nuove strade, è riuscito a fondere insieme diversi elementi ed influenze per creare così un linguaggio artistico unico e personale, capace di includere al suo interno tutte le diverse pulsioni creative.
L’artista, attento osservatore della società̀ dello spettacolo e del glamour, fino agli ultimi lavori eseguiti poco prima della sua morte, avvenuta nel 2006, vede nel cinema la sua più grande fonte di ispirazione, cui si aggiunge la passione per il mondo della moda e della creatività̀ in generale. Sono opere di matrice decisamente Pop e figurativa che concludono e completano questa mostra e che dimostrano emettono in risalto la fenomenologia culturale rotelliana con i suoi perenni rimandi al cinema e allo spettacolo in generale.