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“Il Papa uscirà sabato dall’ospedale”

Giovanni Battista Re, decano dei cardinali, pronostica per il 1 aprile il rientro in Vaticano del pontefice, al Gemelli per un'infezione respiratoria

Papa Francesco “in base alle informazioni che ho io, uscirà domani (1 aprile, ndr.) dal Gemelli, così potrà presiedere tutti i riti della Settimana Santa“. Il Pontefice è ricoverato da mercoledì 29 marzo al policlinico romano per un’infezione respiratoria.

L’assicurazione, quanto meno parziale, che il papa sta bene e sarebbe sul punto di uscire dall’ospedale, è arrivata il 31 marzo all’agenzia di stampa Adnkronos da parte del cardinale Giovanni Battista Re.

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Papa Francesco in San Pietro il 29 marzo 2023, poco prima del ricovero. Foto Ansa/Ettore Ferrari

Una seconda notte tranquilla

Con il Papa – ha osservato il decano del Collegio cardinalizio – ci sarà in ogni celebrazione un cardinale celebrante al quale spetteranno le incombenze all’altare“. Il cardinale argentino Leonardo Sandri celebrerà la domenica delle Palme. “Io – ha ribadito Re – la domenica di Pasqua. Il Papa ci sarà per la benedizione Urbi et Orbi, leggerà il messaggio e presiederà tutti i riti“.

Francesco ha trascorso anche la seconda notte al Gemelli in maniera tranquilla. Nella serata del 30 marzo lo staff medico ha reso noto di aver riscontrato al Pontefice “una bronchite su base infettiva. La quale ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica su base infusionale che ha prodotto gli effetti attesi. Con un netto miglioramento dello stato di salute“.

La salute del Papa

Per quanto riguarda l’uscita dal Gemelli, al di là delle assicurazione di fonte vaticana è bene precisare che l’ultima parola spetterà ai medici che hanno in cura il Papa. I sanitari procedono giorno per giorno nella valutazione delle condizioni di Francesco, come è ovvio che sia trattandosi di un uomo di 86 anni con alcune delicate situazioni da punto di vista della salute. Prima fra tutte, ovviamente, l’infezione respiratoria che lo ha costretto all’improvviso ricovero tre giorni fa. Senza però dimenticare i problemi di deambulazione al ginocchio, per cui da tempo il Papa si muove in carrozzina; e sempre tenendo presenti problemi di sciatica e la pregressa resezione di parte di un polmone che il pontefice ha subito da giovane a causa di una grave polmonite.

Secondo quanto l’Ansa apprende da fonti vicine all’entourage del Papa, è comunque certo che Bergoglio trascorrerà anche questa notte di venerdì 31 marzo – la terza – al Gemelli. Per quanto riguarda la giornata di sabato 1 aprile (vigilia della domenica delle Palme, ossia dell’inizio della settimana santa per i cattolici) i medici si stanno cautelando. E hanno già approntato un dispositivo, con tanto di turni assegnati, perché il Papa possa eventualmente trascorrere anche la notte di sabato in ospedale.

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Il cardinale Giovanni Battista Re (al centro). Foto Ansa/Claudio Peri

Cosa successe due anni fa

È vero, infatti, che il cardinale Giovanni Battista Re non ha escluso le dimissioni del Papa dal nosocomio nelle prossime ore. Tuttavia già in passato la permanenza di Jorge Mario Bergoglio al Gemelli si era protratta più di quanto in un primo momento fosse apparso necessario. Dopo l’intervento chirurgico del 4 luglio 2021, per una diverticolite al colon, sembrava che papa Francesco dovesse rientrare in Vaticano a seguito di una settimana di convalescenza. Ma il ricovero si protrasse per 10 giorni complessivi, fino al 14 luglio. Di qui la prudenza che occorre sempre avere nel valutare il momento dell’uscita di una paziente così illustre dalle cure ospedaliere. Qualora vi fosse anche un minimo dubbio, i medici non esiterebbero a stabilire un prolungamento del ricovero.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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