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Meteo pazzo, torna l’inverno: neve in montagna e crollo termico

Da domenica 26 la svolta con l'irruzione al Nord di correnti gelide dalla Scandinavia almeno fino a mercoledì 29 marzo

Attenzione al meteo perché sta di nuovo per cambiare. Da domenica 26 marzo l’affaccio della Primavera lascerà il posto al ritorno di freddo, neve e pioggia. Sabato 25 marzo sarà invece ancora una giornata serena. Al più con cielo velato ma con clima primaverile e ventoso al Centro-Nord con 20-22 gradi.

Al Sud il 25 marzo rimarranno temperature più calde rispetto alla media del periodo, con picchi oltre i 25 gradi. Tuttavia “da domenica le temperature scenderanno gradualmente e arriverà la pioggia con il rinforzo del vento“, spiega Antonio Sanò, direttore di iLMeteo.it.

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Pioggia e neve ritorneranno sull’Italia nei prossimi giorni

Meteo, nuova svolta

Un fronte freddo proveniente dalla Scandinavia farà irruzione nelle regioni settentrionali e porterà neve sulle Alpi oltre i mille metri di quota (specie nelle Dolomiti). Dai 1.200 metri sugli Appennini settentrionali. I venti inizieranno a essere tesi nel fine settimana per poi scatenarsi fino a burrasca forte tra lunedì e martedì“.

Domenica 26 marzo le previsioni meteo indicano condizioni in peggioramento al Nord-est, ma anche in Lombardia e Liguria di levante. Sono attese piogge dal pomeriggio, che in serata si estenderanno su Toscana, Umbria e Lazio. “A causa dei contrasti termici tra il caldo che si è accumulato nelle ultime settimane e l’aria fredda in quota, non si possono al momento escludere temporali intensi, talora accompagnati da grandine” sottolinea Sanò.

Temperature giù

Un vero e proprio crollo termico si materializzerà da lunedì 27 marzo. Il cambiamento del meteo porterà un calo delle temperature anche di 10 gradi. Ci sarà maltempo su tutta la fascia adriatica, su basso Lazio, Campania e Calabria tirrenica. Queste zone saranno attraversate da fenomeni a tratti intensi, anche temporaleschi. La neve potrà scendere fino ai 500 metri di quota, in particolare tra Marche e Abruzzo.

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La forte attività solare degli ultimi giorni ha prodotto una tempesta geomagnetica particolarmente intensa. Foto Twitter @flash_meteo

Meteo, venti forti

Soffieranno anche venti molto intensi, con raffiche fino a 100 chilometri all’ora sulle Alpi e zone interne delle Liguria. Il maestrale potrà inoltre raggiungere i 110-120 chilometri orari sulla Sardegna, in particolare nella zona delle Bocche di Bonifacio. E sulla Sicilia occidentale e meridionale, in estensione poi anche ai litorali tirrenici centro-meridionali. Raffiche dai quadranti settentrionali su Adriatico e Ionio con punte di oltre 70 chilometri orari. Martedì 28 le minime tenderanno a scendere sensibilmente in Pianura Padana. E gli esperti meteo non escludono valori sotto zero con gelate notturne, ma localizzate e di breve durata. Già mercoledì 29 marzo, tuttavia, le temperature notturne dovrebbero risalire.

Resta il problema siccità

Durante questo inverno non sono mancati siccità e ondate di calore fuori stagione. Il meteo e il clima in Italia stanno determinando conseguenze sulle colture di frutta e ortaggi. In Piemonte, soprattutto nel Vercellese, e in Lombardia nel Pavese, gli agricoltori hanno già ristretto le coltivazioni di riso, che richiedono molta acqua. E le hanno sostituite con frumento, orzo e colza per l’olio di semi. Al Centro e al Sud le cose non vanno meglio e il combinato disposto di caldo e siccità provoca lo stravolgimento delle stagioni, con i frutti della terra anticipati di molto.

Le prime fave si raccolgono nel Lazio con quasi un mese di anticipo. In Puglia i piselli hanno ‘accelerato’ di due settimane e sono sui banchi degli agricoltori. Dove ci sono già anche i cavoli viola e rosso. Nel Veneto gli asparagi sono maturati oltre dieci giorni prima del normale. Mentre al mercato di Campagna Amica (marchio Coldiretti) di Roma gli agricoltori vendono già anche le fragole di Terracina, il carciofo romanesco, gli agretti, le zucchine e le erbe spontanee.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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