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Maurizio Costanzo, nella Chiesa degli Artisti i funerali. In Piazza del Popolo centinaia di persone

Molti i vip, da Paolo Sorrentino e Gerry Scotti, e da Emanuele Filiberto di Savoia a Carlo Conti e Amadeus

Una folla commossa di tante persone comuni e moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo e dell’arte ha salutato per l’ultima volta Maurizio Costanzo. Le esequie del giornalista si sono svolte il 27 febbraio a Roma, nella Chiesa degli Artisti. Dopo che migliaia di cittadini avevano già reso omaggio a Costanzo alla camera ardente in Campidoglio nei giorni scorsi. 

La chiesa si è riempita e fuori centinaia di persone si sono assiepate lungo le transenne a Piazza del Popolo, dove hanno seguito i funerali su un maxischermo. Nell’area transennata davanti alla Chiesa, dove la stampa non è potuta entrare, i giornalisti sono stati tenuti a circa una ventina di metri dall’ingresso da un imponente servizio d’ordine. I funerali sono stati trasmessi in diretta televisiva su Rai Uno e Canale 5.

I vip per Costanzo

Tra i primi ad arrivare alla Chiesa degli Artisti, Alessandra Celentano, Kledi, Roberto Giacobbo, Eleonora Daniele e Dado. La celebrazione è stata presieduta da don Walter Insero, rettore della Basilica Santa Maria in Montesanto, a piazza del Popolo, appunto la cosiddetta Chiesa degli Artisti. Fra i tanti personaggi del mondo dello spettacolo che hanno partecipato ai funerali di Maurizo Costanzo, Paolo Sorrentino, Gerry Scotti, Emanuele Filiberto di Savoia. Ma anche  Fiorella Mannoia, Valerio Scanu, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Pio e Amedeo. Nel primo banco, accanto a Maria De Filippi e al figlio Gabriele era presente Pier Silvio Berlusconi.

Maria De Filippi è arrivata insieme al figlio che ha avuto da Costanzo, Gabriele. In chiesa erano già presenti gli altri due figli di Maurizio Costanzo: Camilla e Saverio. Ai funerali hanno partecipato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, Amadeus con la moglie Giovanna, Pino Insegno, Carlo Conti, Mara Venier, Christian De Sica con Silvia Verdone. Non pochi anche i politici: il ministro della cultura Sangiuliano, l’ex sindaco di Roma Alemanno, Vittorio Sgarbi, come pure Luca Cordero di Montezemolo, Fedele Confalonieri, e tanti volti resi noti dal Maurizio Costanzo Show.

“Maurizio ha chiuso il primo atto”

È vero si è chiuso il sipario ma è finito il primo atto. La sua vita continua, la sua anima continua ad amare, a voler bene e a sentire il nostro amore” ha detto don Walter Insero, aprendo la celebrazione del funerale di Maurizio Costanzo. Con don Walter hanno concelebrato le esequie don Armando, un missionario amico di Costanzo, e i due sacerdoti della Chiesa degli Artisti. Durante l’omelia seguita alla lettura del Vangelo, don Insero ha raccontato di aver conosciuto Maurizio Costanzo solo due anni fa e di essere rimasto colpito dal fatto che il giornalista lo avesse accolto e che fossero diventati amici.

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Maria De Filippi con il figlio Gabriele, ai funerali del marito Maurizio Costanzo

Costanzo, grandezza e semplicità insieme

Il ritratto che ne è emerso è quello che molti italiani hanno già fatto proprio. Costanzo come uomo e professionista curioso e profondamente appassionato del suo mestiere, che aveva spaziato dalla carta stampata alla radio e dalla Tv al cinema. Umanamente generoso e capace di gesti di umanità non comuni. Come il mantenimento di un’artista a sue spese: una poetessa in condizioni di miseria. Tormentato ma autentico il rapporto di Maurizio Costanzo con la fede in Dio, documentato anche da interviste che sul tema aveva rilasciato negli anni. Non si può dimenticare come Costanzo rispondesse al telefono anche ai cronisti più semplici, come chi scrive. Con professionalità assoluta, senza alcuna spocchia, a dimostrazione della sua caratura di giornalista che varcava, e di molto, i confini del gossip dentro al quale, a volte, lo si è erroneamente rinchiuso.

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Milly Carlucci ai funerali di Costanzo

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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