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Superenalotto, vinti 371 milioni: ecco come è stato possibile

Attraverso la "bacheca dei sistemi" e 90 schede da 5 euro, ogni vincitore incasserà 4 milioni. Vincite in 15 regioni dal Nord al Sud

Un Superenalotto da oltre 371 milioni. È la vincita centrata la sera del 16 febbraio e costituisce il jackpot più alto al mondo mai vinto. Ecco la combinazione vincente: 1,38,47,52,56,66 Numero Jolly: 72 Numero Superstar: 23.

A realizzare la vincita è stata una bacheca dei sistemi che ha distribuito il montepremi in 90 schede. Ogni vincitore vince circa 4 milioni di euro.

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Armando Coppola, titolare del bar “Il Paradiso delle Stelle” di Atripalda, in provincia di Avellino, dove sono state vendute 6 delle 90 quote vincenti del superenalotto da 371 milioni, Foto Ansa

Le vincite più alte in Italia

Quella del 16 febbraio è la prima vincita del 2023, la più alta nella storia del Superenalotto in Italia e, attualmente, anche di tutte le lotterie mondiali. Il 6 mancava all’appello dal 22 maggio del 2021 quando furono vinti 156 milioni di euro a Montappone, un paese in provincia di Fermo, nelle Marche. ‘Briciole’, per così dire, rispetto all’attuale primato, che toglie lo scettro di jackpot più alto di sempre ai 209 milioni vinti nel 2019 a Lodi.

Superenalotto, Campania al top

Sul gradino più basso del podio ci sono invece i 177 milioni vinti ancora una volta con un sistema. Nei suoi 25 anni di storia, il Superenalotto ha distribuito in totale 125 jackpot, diventando in un quarto di secolo un fenomeno popolare in tutta Italia. Nelle prime 5 vincite, in tre casi la sestina dei sogni è stata realizzata con una sola schedina da 2 o 3 euro. Tra le regioni più premiate dalla sorte la Campania è al primo posto, con 18 vincite al Superenalotto, seguita dal Lazio con 16 e dall’Emilia Romagna con 13. Puglia appena fuori dal podio con 10 vincite, poi la Toscana e il Veneto con 9.

Dove non si è mai vinto il 6

Sono invece due le regioni in cui non è mai realizzato un 6: Valle d’Aosta e Molise. Tra le città, Roma è quella in cui sono stati realizzati più jackpot, ben 10, per un totale di oltre 132 milioni. Seguono Sassari, con 5 jackpot del valore totale di 111 milioni di euro, mentre altri 111 milioni di euro sono stati centrati a Napoli, con 4 montepremi centrati. Dal 1997 a oggi, considerando solo le vincite di prima categoria, il Superenalotto ha distribuito premi per oltre 5 miliardi di euro. I vincitori avranno tempo 90 giorni per poter riscuotere la vincita, mentre il pagamento sarà accreditato al 91° giorno dalla pubblicazione del Bollettino Ufficiale. Da venerdì, intanto, si potrà cominciare a puntare la nuova sestina dei sogni.

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Ricevitoria per il gioco del Superenalotto. In Italia in 25 anni sono state più d’una le vincite multi milionarie. Foto Ansa/Alessandro Di Meo

Superenalotto, la bacheca dei sistemi

Il 6 al Superenalotto da 371 milioni di euro ha visto, come detto, un montepremi distribuito in 90 schede da 5 euro ciascuna. Ogni vincitore porta a casa circa 4 milioni di euro. La vincita è arrivata grazie al fatto che i giocatori hanno realizzato la cosiddetta bacheca dei sistemi. Secondo quanto spiega Agipronews, si tratta di una sorta di lavagna virtuale in cui i ricevitori si scambiano le giocate sistemistiche. Da lì possono prenotare le quote da rivendere ai propri clienti.

Grazie alla suddivisione in quote viene a crearsi un sistema in cui si mettono in gioco più combinazioni. Il che porta ad aumentare le probabilità di vincita e a ridurre la spesa. Il singolo giocatore ha la libertà di decidere quante quote mettere in gioco. Nella vetrina virtuale della bacheca dei sistemi è possibile scegliere tra 4 tipologie di sistema. Le 90 quote vincenti sono state acquistate praticamente in tutta Italia. Soprattutto in Campania, con 14 vincite di cui 6 solo in provincia di Avellino. Le altre sono Friuli Venezia Giulia 9, Sicilia 9, Calabria 9, Marche 7, Lazio 7, Lombardia 7, Puglia 7, Liguria 4, Piemonte 4, Emilia Romagna 4, Toscana 3, Veneto 2, Abruzzo 2, Trentino Alto Adige 1, Umbria 1.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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