La mostra di abiti Seriche Armature di Roberto Capucci, inaugurata lo scorso ottobre nel Labirinto delle Masone di Franco Maria Ricci a Fontanellato (Parma), sarà prorogata fino al 16 aprile 2023.

A cura di Fondazione Roberto Capucci, Fondazione Franco Maria Ricci con la collaborazione di Sylvia Ferino, l’esposizione ha avuto un successo enorme con oltre 20.000 visitatori.

Seriche Armature Capucci, la mostra celebra il genio della moda italiana

Seriche Armature di Capucci, il genio della moda

Trent’anni fa, nel 1993, la casa editrice di Franco Maria Ricci dedicò a Capucci un libro della collana Lux e calme et volupté. La serie di volumi esploravano il mondo della moda attraverso le opere degli stilisti più affascinanti del ventesimo secolo. Questa ricorrenza è stata la suggestione per organizzare una nuova mostra Seriche Armature di Capucci al Labirinto. Roberto Capucci è un genio dello stile italiano, ammirato in tutto il mondo.

Seriche Armature di Capucci, il colore al centro 

Il maestro della moda è il protagonista della nuova, grande mostra autunnale Seriche Armature di Capucci del Labirinto della Masone. Roberto Capucci è un’icona ammirata in tutto il mondo, le cui creazioni sono tutt’oggi esposte nei maggiori musei. I suoi abiti sono strutture architettoniche dove il colore, protagonista indiscusso, scolpisce la materia in creazioni dalla forza espressiva rimasta tuttora ineguagliata.

Seriche Armature di Capucci, il mago della moda

Roberto Capucci è un trasformista, è un Houdini, mago, inventore, ma soprattutto un giardiniere, il principe della natura. – così ne parla lo stilista Antonio MarrasLui non disegna abiti, li plasma, come se fossero preziosa porcellana. Roberto Capucci è un matematico e un botanico, è ingegnere aereospaziale e il piccolo principe di Saint-Exupéry che chiede di disegnare una pecora per mangiare il baobab. Roberto Capucci esplora e narra di un mondo di abiti animati. Un mondo fatto di miti divenuti materia vivente, un universo in continua trasformazione, come una natura viva e mutante”.

La natura è la principale fonte di suggestione del suo lavoro

Ispirato dalle descrizioni delle Metamorfosi di Ovidio, dove Dafne e altri personaggi vengono trasformati in alberi o animali, negli abiti di Capucci si possono ritrovare questi miti, la materia tessile li interpreta in vere e proprie sculture dominate dalla stoffa e dai colori a creare delle “Seriche Armature di Capucci” che sembrano prescindere dalla forma del corpo. In particolare, gli abiti da sera sono creazioni senza età e dove lui stesso impone al tempo il suo marchio inconfondibile, in un continuo lavoro di ricerca formale e cromatica che non esita a ricorrere ai materiali più diversi, dalle sete più esclusive ai prodotti naturali più semplici quali rafia o paglia, per cercare continuamente nuove possibilità espressive del Bello.