NewsPrimo piano

Giorgia Meloni: “PNRR è ok. Covid dalla Cina? Sotto controllo”

La premier parla alla conferenza stampa di fine anno facendo il punto anche su manovra e bollette dell'energia

Conferenza stampa di fine anno, a Roma, della premier Giorgia Meloni. “Non è esattamente” il punto “di un Governo che ha lavorato un anno, è più una conferenza stampa di inizio mandato“, ha detto la presidente del consiglio.

Molti i temi toccati da Meloni: dalla manovra di bilancio in dirittura d’arrivo al Senato, al caro energia, all’emergenza Covid.

Meloni conferenza stampa fine anno Roma
La premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno il 29 dicembre 2022 a Roma. Foto Ansa/Giuseppe Lami

Covid dalla Cina

Proprio su questo punto Meloni ha avuto parole nette, ricordando le nuove normative appena entrate in vigore negli aeroporti. “Per quanto accaduto in Cina e ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato. Abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina. La decisione però è efficace se sarà tutta l’Unione europea ad adottarla.

Palazzo Chigi ha scritto in questo senso alla Commissione europea di Bruxelles. “Ci aspettiamo che l’Ue voglia operare. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no” ha detto Giorgia Meloni in conferenza stampa. Dei primi casi sequenziati di Covid su persone provenienti dalla Cina15 sono di variante Omicron, già presente in Italia, e questo dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante. Il caso cinese lo dimostra: lavoro su responsabilità e non coercizione: situazione abbastanza sotto controllo“. “Penso a un osservatorio sul Covid“, ha aggiunto la premier.

Meloni e la manovra

Non poteva mancare, ovviamente, il tema economico del momento nella conferenza di fine anno. Così Giorgia Meloni ha descritto la legge di bilancio 2023 del suo esecutivo. “La manovra è stata approvata con un giorno in anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni. Al di là del legittimo dibattito e delle divergenze, c’è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti“, ha affermato Meloni. “Mi fido dei miei alleati al Governo. Al di là dei dibattiti naturali all’interno di una maggioranza, e delle sfumature diverse nei programmi dei singoli partiti, c’è visione comune. È normale che ci sia dibattito. Poi contano i fatti“, ha detto la presidente del Consiglio, parlando dei rapporti nella coalizione dopo la manovra. “Trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza, non posso lamentarmi – ha detto ancora.

Conferenza fine anno Meloni a Roma
Conferenza stampa di fine anno della premier Meloni. Foto Ansa/Giuseppe Lami

Il caro energia

“Continueremo a lavorare sulla base di quello che accade, ma siamo in una situazione di grande emergenza” è la sottolineatura di Giorgia Meloni a proposito del caro energia. “I provvedimenti energetici costano mediamente 5 miliardi di euro al mese. Il tetto del gas può cambiare il quadro, e se dovesse confermarsi cambiato una parte di risorse potrebbe liberarsi per altri provvedimenti“. Come è noto nella manovra da 35 miliardi del Governo Meloni circa 21 miliardi sono destinati a calmierare il caro tariffe in bolletta per gli italiani. Sia per le famiglie che per le imprese.

Meloni e il PNRR

La presidente de Consiglio ha quindi parlato dell’attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Sono contenta che il Governo italiano sia riuscito a raggiungere tutti i 55 obiettivi previsti per inviare ora la lettera” all’Ue “e richiedere la tranche di 19 miliardi di euro“. “Quando siamo arrivati, dei 55 obiettivi erano stati conseguiti 25. Abbiamo lavorato per terminare gli altri 30. Questa staffetta ha funzionato, sono contenta che si sia riusciti. Come? Con la scelta politica di concentrare le competenze del PNRR sotto la guida di un unico ministero, e di mettere sotto la stessa competenza i Fondi di coesione europei, per evitare sovrapposizioni“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio