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Addio a Franco Frattini. Mattarella: “Profondo dolore”

Dal presidente della Repubblica il cordoglio per la scomparsa dell'uomo il cui nome era emerso come suo possibile successore al Quirinale

Franco Frattini, presidente del Consiglio di Stato, è morto la sera della vigilia di Natale all’età di 65 anni. “La morte del Presidente Franco Frattini mi addolora profondamente” ha dichiarato Sergio Mattarella.

Cordoglio unanime dal mondo politico e istituzionale. Giorgia Meloni: “Era un servitore delle istituzioni“. Frattini lottava da tempo contro un tumore.

Franco Frattini è morto il 24 dicembre 2022. Da tempo lottava contro un tumore
Il presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar del Lazio, il 2 marzo 2022 a Roma. Foto Ansa/Fabio Frustaci

Laureato in Giurisprudenza, magistrato, nel 1981 Frattini era diventato procuratore. Parlamentare, esponente di Forza Italia e del Popolo della Libertà, con Silvio Berlusconi presidente del Consiglio, è stato per due volte ministro degli Esteri. Prima negli anni 2002-2004 e poi negli anni 2008-2011. Franco Frattini ha inoltre ricoperto il ruolo di vicepresidente della Commissione Europea e di Commissario per la Giustizia, Sicurezza e Libertà negli anni 2004-2008, sotto José Barroso.

“Protagonista di alto profilo”

La scomparsa di Frattinipriva la Repubblica di un protagonista di alto profilo che in questi anni ha recato un importante contributo alla vita delle nostre istituzioni” ha detto il Capo dello Stato. “In Parlamento, alla guida di importanti ministeri, come componente della Commissione della Unione Europea, nella autorevole presidenza del Consiglio di Stato e nell’impegno politico, culturale, amministrativo, la sua presenza è sempre stata da tutti apprezzata in grande misura. Esprimo ai familiari il più partecipe cordoglio della Repubblica e mio personale, ricordandone le tante occasioni di incontro e di collaborazione“.

Meloni: “Frattini, un amico

In un messaggio su Twitter la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che “Franco Frattini era un uomo garbato e intelligente, un servitore delle istituzioni. Era mio amico. Rivolgo a nome del Governo sentite condoglianze a famiglia e amici. Saremo fieri di portare a termine la riforma del codice degli appalti alla quale aveva lavorato con dedizione“. L’ultimo incarico, alla presidenza del Consiglio di Stato, gli è stato affidato lo scorso 14 gennaio. In quei giorni, il suo nome era entrato anche nel dibattito sulla scelta del nuovo presidente della Repubblica, prima che le forze politiche convergessero sulla riconferma di Sergio Mattarella.

Mattarella con Franco Frattini
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con Franco Frattini. Foto Ansa/Quirinale Francesco Ammendola

Il messaggio di Berlusconi

Franco Frattini – ha scritto Berlusconi in un post sui social – è stato un vero servitore dello Stato. In Italia e all’estero, dove si è fatto apprezzare da tutti per la competenza con la quale ha svolto il ruolo di Commissario europeo e poi di ministro degli Esteri. Di lui ricorderò sempre la grande capacità di affrontare col sorriso problemi complessi, di trovarsi a suo agio in ogni ruolo e la stima che ha seminato. Mancherà a me come a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di poter collaborare con lui“.

Riconoscimenti dall’opposizione

Numerosi i ricordi dei rappresentanti delle istituzioni. “Apprendo con enorme dispiacere la notizia della scomparsa di Franco Frattini” ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Per molti anni ho avuto modo di lavorare con lui apprezzando le sue doti umane e politiche. Con Franco se ne va una persona perbene, una di quelle che lasciano tanti buoni ricordi“. E il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha espresso “profondo cordoglio“.

Riconoscimenti anche dalle opposizioni: “Grande mestizia” ha commentato il segretario del PD, Enrico Letta. “La scomparsa prematura di Franco Frattini lascia un senso di profonda tristezza“. Ma non era la politica l’unica passione di Franco Frattini. È stato anche presidente del Collegio di garanzia dello sport presso il Coni, insignito del Collare d’oro olimpico del Comitato Internazionale Olimpico. Nonché presidente della Commissione nazionale Scuole e maestri di Sci presso la Federazione Italiana Sport Invernali.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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