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Inghilterra: trovati morti due fidanzati italiani, fermato un 21enne

Nino Calabrò e Francesca Di Dio sarebbero vittime di un duplice omicidio. Venti giorni fa l'aggressione a Londra a Marco Pannone, ora in fin di vita

Due giovani fidanzati messinesi sono stati ritrovati senza vita in Inghilterra. Si tratta di Nino Calabrò, 25 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto, e Francesca Di Dio, 21 anni, di Montagnareale. 

La polizia inglese ha fermato un 21enne sospettato di aver assassinato la coppia di italiani. Gli agenti hanno trovato i cadaveri dei due fidanzati all’interno di una casa a Thornaby-on-Tees, nella contea del Nord Yorkshire.

Nino Calabrò e Francesca Di Dio: i loro corpi senza vita sono stati trovati in Inghilterra
Nino Calabrò e Francesca Di Dio in una foto tratta dal profilo Facebook di Nino Calabrò. Foto Facebook/Nino Calabrò

I due giovani erano fidanzati da settembre 2019. Erano in Inghilterra perché Nino Calabrò aveva trovato un lavoro nel settore della ristorazione. Francesca Di Dio era andata a trovarlo in occasione delle vacanze di Natale. I loro corpi sono stati scoperti mercoledì 21 dicembre verso le 14 (le 15 ora italiana) da amici i quali si erano preoccupati perché la coppia non rispondeva al telefono. Secondo la BBC la polizia ha arrestato un 21enne. Il giovane potrebbe essere l’autore del duplice omicidio.

In Inghilterra per lavoro

Le forze dell’ordine hanno chiesto aiuto ai vicini di casa della coppia italiana nella speranza di raccogliere quante più informazioni utili a far luce sul duplice delitto. Nino Calabrò e Francesca Di Dio sarebbero stati uccisi al mattino del 21 dicembre. Calabrò, originario di Milazzo, residente a Barcellona Pozzo di Gotto da alcuni anni, lavorava in Inghilterra anche come croupier al Grosvenor G Casino di Stockton-on-Tees. Nella sua pagina Facebook fissava al 27 settembre 2019 il fidanzamento con Francesca di Dio. Nel 2016 si era iscritto all’università a Messina.

L’appello della polizia

Il 7 dicembre scorso, nel loro ultimo post su Facebook, i due fidanzati messinesi facevano un occhiolino verso l’obiettivo dello smartphone. Nell’ultimo boomerang – un video breve che si ripete in loop – girato nel pub The Thomas Sheraton, Francesca Di Dio scriveva di essere innamorata. A corredo del post scritto dall’Inghilterra avevano inserito quattro cuori. La polizia ha lanciato un appello. “Chiunque sia passato davanti agli appartamenti di Thornaby Road, precedentemente noto come The Royal George Pub, tra le 10 e le 11 di mercoledì 21 dicembre – ha affermato l’ispettore capo della polizia locale Peter Carr – e ha visto qualcuno agire in modo sospetto o qualsiasi attività sospetta, per favore ci contatti“.

Marco Pannone, 25 anni, lotta fra la vita e la morte In Inghilterra dopo essere stato picchiato
Marco Pannone, il giovane in fin di vita dopo essere stato picchiato all’esterno del pub dove lavora a Londra. Foto Twitter @FrancoScarsell2

Il dramma di Marco Pannone

Ai primi del mese si è verificato in Inghilterra un altro dramma che ha coinvolto un giovane italiano, al lavoro a Londra come cameriere. Marco Pannone, 25 anni originario di Fondi (Latina) è stato selvaggiamente picchiato nella notte tra il 2 e il 3 dicembre fuori da un pub nella zona di Brixton, nell’area sud della Capitale. Il giovane si trova ancora ricoverato in coma a causa delle ferite riportate. Intorno alla mezzanotte del 3 dicembre la polizia è stata chiamata a Ferndale Road, a Londra, per la segnalazione di un uomo ferito a terra. Gli investigatori hanno accertato che verso le 23.10 due uomini hanno avvicinato Pannone. Dopo un breve colloquio lo avrebbero aggredito.

Il giovane, che si è trasferito a vivere nella capitale inglese circa 6 anni fa, è stato trasportato al pronto soccorso del vicino King’s College Hospital. Il quadro delle lesioni è apparso subito gravissimo. I medici hanno sottoposto il ventenne a un delicato intervento chirurgico. A causa del trauma alla testa hanno deciso di asportare parte della calotta cranica per cercare di scongiurare danni irreversibili. Pannone è stato poi trasferito nel reparto di terapia intensiva dove lotta tra la vita e la morte.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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