NewsPrimo piano

Sciopero generale del 16 dicembre: orari e modalità

Dai bus alla scuola e dalle navi ai treni disagi in vista per tutta la giornata

L’Italia del lavoro si ferma, venerdì 16 dicembre, a causa dello sciopero generale proclamato dai sindacati contro la manovra economica del Governo Meloni.

L’agitazione durerà per tutta la giornata lavorativa e arriva a conclusione di una settimana di mobilitazione sui territori.

Sciopero dei trasporti e della scuola il 16 dicembre
Sciopero generale dei trasporti e della scuola il 16 dicembre 2022 in tutta Italia. Foto Twitter @LuceverdeRoma

La bozza della Legge di bilancio 2023 è sbagliata e produrrà effetti devastanti sui lavoratori e sui pensionati” dicono la Cgil e la Uil del Lazio in un comunicato. “Di fronte a questo scempio dei diritti e a questa reiterata offesa della dignità delle persone, la risposta del sindacato è lo sciopero generale“. “Venerdì 16 dicembre scenderemo in piazza – si legge nella nota congiunta di Cgil e Uil, – compatti e uniti. Per chiedere al Parlamento di modificare la legge di bilancio, adeguandola alle esigenze e ai bisogni reali delle persone. È necessario rimettere al centro il lavoro“.

Sciopero a Roma a Milano

A Roma, il 16 dicembre alle 10 in piazza della Madonna di Loreto parleranno il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, e il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica. Nel Lazio l’azienda di trasporto Cotral entrerà in sciopero regionale di 4 ore. In Lombardia i sindacati confederali hanno aderito a uno sciopero di 4 ore che interesserà anche i lavoratori di Atm Milano. Nel capoluogo lombardo l’agitazione del personale viaggiante e di esercizio sia di superficie sia della metropolitana sarà possibile nella fascia oraria dalle 18 alle 22.

Si ferma anche la scuola

Lo sciopero generale del 16 dicembre contro la manovra economica del Governo sarà per l’intera giornata anche per ciò che riguarda gli istituti pubblici e privati dell’istruzione e della ricerca. Sciopero generale di 8 ore in Campania, il 16 dicembre, e manifestazione regionale in piazza del Plebiscito. Presidi e cortei anche in tutti i capoluoghi della Toscana, venerdì 16 dicembre, per lo sciopero generale di 24 ore dei settori privati e pubblici indetto da Cgil e Uil contro la legge di bilancio del governo.

Manifestanti in Veneto contro la manovra di bilancio del Governo Meloni, in vista dello sciopero generale del 16 dicembre che si svolgerà in tutta Italia
Manifestanti in Veneto contro la manovra di bilancio del Governo Meloni. Foto Twitter @filtcgilvenezi1

Liguria, cortei a Genova

Contro una manovra finanziaria sbagliata, venerdì 16 dicembre si terrà in Liguria uno sciopero generale che prevede un’astensione dal lavoro di 8 ore“. Lo scrivono in una nota Cgil e Uil Liguria. Alle 9 della giornata di sciopero (16 dicembre) ci sarà il concentramento dei manifestanti in Piazza Acquaverde di fronte alla stazione di Genova Principe. Il corteo arriverà alla Prefettura di Genova in Largo Eros Lanfranco, dove si terranno gli interventi conclusivi di Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, e Gianna Fracassi, vice segretaria generale Cgil.

Sciopero nelle ferrovie

I lavoratori marittimi effettueranno 4 ore di ritardo delle partenze delle navi e 12 ore per i rimorchiatori, fatti salvi i servizi essenziali. Sono fatti salvi i minimi garantiti nei servizi pubblici e le fasce di garanzia per i trasporti. Anche in Emilia-Romagna Cgil e Uil hanno organizzato una serie di iniziative regionali, da Piacenza a Rimini, per protestare contro la manovra. Il personale dei treni incrocia le braccia dalle 9 alle 17. Come sempre avviene in questi casi, a risentire dei disagi saranno soprattutto i viaggiatori dei treni locali ovvero soprattutto i pendolari che usano le ferrovie dei percorsi regionali e interregionali per spostarsi e andare al lavoro. Disagi minori sono attesi, invece, per i treni a lunga percorrenza, specie quelli dell’Alta velocità.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio