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Meteo, cosa ci aspetta per il Ponte dell’Immacolata

Non mancheranno pioggia e neve ma l'Italia sarà spaccata in due

Le previsioni meteo indicano una nuova intensa perturbazione per il ponte dell’Immacolata.

Colpirà il Centro-Nord portando pioggia e neve anche a bassa quota. Il tempo migliorerà al Sud.

Ponte dell'Immacolata, maltempo in arrivo al Nord. Bel tempo al Sud
Una nuova ondata di maltempo colpirà l’Italia, in particolar modo il Nord e le regioni centrali, per il Ponte dell’Immacolata. Foto Ansa/ilMeteo.it

Un inizio settimana perturbato dal punto di vista meteo, quello in corso. Soprattutto sulle regioni centrali. Tuttavia già dal 6 dicembre, e anche per giovedì 8 dicembre, è previsto un miglioramento delle condizioni generali, anche al Nord. Gli esperti si attendono che questo favorisca la formazione di banchi di nebbia in pianura. Qualche rovescio si potrà verificare solo localmente in Umbria, nelle Marche e in Toscana.

Perturbazione meteo

Poi, per il Ponte dell’Immacolata, una nuova intensa perturbazione colpirà il Centro-Nord portando pioggia e neve anche a bassa quota. Lo sostiene Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it. Secondo Sanò la Toscana e il Nord Italia subiranno il passaggio di un rapido fronte instabile con altre piogge e nevicate sulle Alpi. Ma il tempo migliorerà già a partire dal 6 dicembre. Per quanto riguarda il Ponte dell’Immacolata, invece, la neve potrebbe cadere anche in pianura su Piemonte e Lombardia occidentale. Si prevedono possibili nevicate anche a Milano e Torino oltre che a Cuneo.

Sarà pioggia diffusa invece sul resto del Nord sotto i 900 metri e su Toscana e Umbria. La perturbazione meteo infine agirà ancora nella giornata di venerdì 9 dicembre, colpendo principalmente le regioni tirreniche, con fenomeni localmente intensi. Nel dettaglio: martedì 6. Al Nord: tempo asciutto, ma arriva la nebbia in pianura. Al Centro: qualche pioggia su Umbria, bassa Toscana e Marche. Al Sud: molto nuvoloso e clima mite. Mercoledì 7. Al Nord: nebbie in pianura con clima freddo, sole sui monti. Al Centro: qualche pioggia in Umbria. Al Sud: tempo stabile. La tendenza è quella che vede una perturbazione in arrivo per giovedì 8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, e per venerdì 9 dicembre.

Previsioni meteo di nuove perturbazioni sull'Italia
Malgrado piogge, nubifragi e previsioni meteo di nuove perturbazioni, in Italia la siccità non è ancora del tutto superata. Foto Ansa/Anbi

La siccità non è finita

Rispetto al mese di ottobre, particolarmente caldo e ancora siccitoso, i successivi mesi di novembre e dicembre si sono rivelati ben più piovosi. Gli esperti meteo lo avevano previsto ma sul fronte del riempimento delle riserve idriche nessuno canta vittoria. Lo scorso inverno 2021/2022 è stato il peggiore da questo punto di vista. Soprattutto al Nord si è verificata una siccità senza molti precedenti, la peggiore degli ultimi decenni. Ancora a febbraio l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po aveva parlato della “magra invernale più grave degli ultimi 30 anni” nel suo ultimo bollettino sullo stato idrologico.

Il meteo e l’olio

La siccità e le condizioni meteo che i cambiamenti climatici stanno stravolgendo si riflettono anche sulle produzioni agricole come l’olio. Quest’anno si calcola un -37% di olive e quindi l’addio a 1 bottiglia su 3 di olio extravergine fatto in Italia. Il dato emerge dal Dossier 2022 fra clima e guerra, nasce l’olio nuovo di Coldiretti e Unaprol su dati Ismea, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo, lo scorso 26 novembre. Secondo l’analisi delle due associazioni, la produzione nazionale del 2022 crolla a circa 208 milioni di chili, in netta diminuzione rispetto alla campagna precedente.

I cali peggiori si registrano al Sud, specie nelle regioni più vocate all’olivicoltura dalla Puglia alla Calabria, che da sole rappresentano il 70% della raccolta nazionale. In Puglia, cuore dell’olivicoltura italiana, si arriva a un taglio del 52% a causa prima delle gelate meteo fuori stagione in primavera e poi dalla siccità. Il tutto mentre continua a perdere terreno il Salento, distrutto dalla Xylella, il batterio letale per gli ulivi, che ha bruciato un potenziale pari al 10% della produzione nazionale.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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