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Giornata Mondiale contro l’AIDS, i 10 film da recuperare (e rivedere)

Proponiamo una personalissima lista di titoli che hanno affrontato la tematica da diversi punti di vista

Il 1° dicembre ricorre la Giornata Mondiale contro l’AIDS e per l’occasione abbiamo riunito alcuni cult cinematografici ad hoc. Istituita a partire dal 1988, ha lo scopo di sensibilizzare sul tema, contribuendo alla duplice funzione di prevenire e di abbattere lo stigma.

Grazie agli enormi progressi compiuti dalla scienza soprattutto a partire dagli Anni Novanta, parlare di Sindrome da Immunodeficienza Acquisita è sempre più raro. Ad oggi, infatti, è opportuno ribadire che una diagnosi di HIV non equivalga al decorso dell’AIDS e che, anzi, chiunque abbia scoperto di essere sieropositivo, se opportunamente seguito con una giusta terapia, possa azzerare la propria carica virale. Ma, come la storia più recente ricorda, non è stato sempre così. Si stima, infatti, che l’epidemia abbia mietuto oltre 25 milioni di vittime, a partire dal 1981 (anno di individuazione della malattia).

Matthew McConaughey in Dallas Buyers Club (sx) e Matt Bomer e Mark Ruffalo in The Normal Heart per la Giornata Mondiale contro l'AIDS - VelvetMag
Matthew McConaughey in Dallas Buyers Club (sx) e Matt Bomer e Mark Ruffalo in The Normal Heart (dx) per la Giornata Mondiale contro l’AIDS – VelvetMag (Ph. ANSA)

Sfortunatamente, a causa anche di un’errata comunicazione per quanto riguarda la gestione nel primo periodo, la malattia è stata sempre accompagnata da un pesante stigma. Ancora oggi, infatti, è ritenuta erroneamente appannaggio esclusivo di determinate fasce e categorie di persone. Per questo motivo, non se ne parla sufficientemente, tant’è che solo in Italia si sono registrate 1.770 nuove diagnosi di infezione da HIV e 382 nuovi casi di AIDS al maggio 2022 (dati dal Ministero della Salute). Per questo, in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, abbiamo voluto proporre una lista di titoli – a nostro avviso – tra i più significativi, che hanno aiutato talvolta ad informare e a sensibilizzare sulla tematica.

Giornata Mondiale contro l’AIDS, quali titoli bisogna assolutamente recuperare

Uno dei primi film che hanno affrontato la tematica, in piena pandemia, è un titolo tutto nostrano diretto da nientemeno che Lina Wertmüller, ovvero In una notte di chiaro di luna, del 1988. Avanguardista e coraggiosa, ha avuto la prontezza di non voltarsi, affrontando “il mostro” a viso aperto. La vicenda ruota attorno a un giornalista, che si finge sieropositivo per studiare le reazioni della gente. Quest’ultimo scoprirà di avuto rapporti con una donna che, prima di lui, è stata con un uomo risultato successivamente HIV+.

Tom Hanks in una scena di Philadelphia per la Giornata Mondiale contro l'AIDS (screenshot) - Velvetmag
Tom Hanks in una scena di Philadelphia per la Giornata Mondiale contro l’AIDS (screenshot) – Velvetmag

Un altro cult degno di nota è indubbiamente Che mi dici di Willy (Longtime Companion, Norman René, 1990). Primo film statunitense incentrato sull’AIDS ad aver avuto una distribuzione internazionale, ruota attorno alle esistenze di un gruppo di amici gay tra il 1981 e il 1989. Dalla scoperta del virus, fino all’esplosione della pandemia e allo stigma, la pellicola ripercorre il dramma che ha investito principalmente la comunità gay newyorkese. In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, è impossibile non poter citare anche Philadelphia (Jonathan Demme, 1993). Il film, tra le prime grandi produzioni incentrate sul tema, pone l’accento grazie alla figura di Andy Beckett (Tom Hanks), sul grave stigma subito da un avvocato gay, licenziato per la sua sieropositività.

Film con giovani protagonisti

Il 1995 è stato un anno di svolta per quanto riguarda la narrazione relativa alla “peste del XX secolo“. Nelle sale sono approdati due titoli di diverso registro linguistico, con giovani interpreti come protagonisti. Il primo, Amici per sempre (The Cure), segue la vicenda di Erik e Dexter, che stringeranno amicizia, dopo essere diventati vicini di casa. Tuttavia Dexter, a causa di una trasfusione di sangue infetto, è malato di AIDS: i due si metteranno in viaggio alla ricerca di una cura, che però non arriverà mai.

Il secondo, invece, è un vero e proprio film-manifesto: Kids, di Larry Clark e sceneggiato da Harmony Korine. La pellicola segue una giornata tipo di alcuni adolescenti residenti nei bassifondi newyorkesi, in particolare Telly – sieropositivo, inconsapevole della sua condizione – il suo migliore amico, CasperJennie (Chloë Sevigny, al suo debutto) e Ruby (Rosario Dawson, anche lei al suo debutto). Alle prese con stupefacenti e rapporti non protetti, il film si caratterizza per un tono più crudo e realistico rispetto ad Amici per sempre ed è pensato come una sorta di documentario, a testimonianza della drammatica diffusione dell’AIDS.

Giornata Mondiale contro l’AIDS, gli altri titoli imprescindibili

Trasposizione in chiave moderna de La Bohème di Giacomo Puccini – a sua volta adattamento di Scene della vita di Bohème di Henri Murger – Rent è un musical scritto e composto da Jonathan Larson. Acclamato a Broadway è poi approdato sul grande schermo nel 2005, diretto da Chris Columbus. La pellicola si prefigge lo scopo di raccontare un anno esatto – 525.600 minutes, come recita il primo verso della canzone d’apertura, Seasons of Love – di vita di un gruppo di artisti, impegnati a sopravvivere nel Lower East Side di New York. Ma la Grande Mela, negli Anni Novanta, è ancora uno dei centri nevralgici della pandemia da AIDS e molti di loro ne sono affetti.

Rent (in alto), Dallas Buyers Club (al centro) e The Normal Heart (in basso) - film da vedere nella Giornata Mondiale contro l'AIDS (Ph. ANSA) - Velvetmag
Rent (in alto), Dallas Buyers Club (al centro) e The Normal Heart (in basso) – film da vedere nella Giornata Mondiale contro l’AIDS (Ph. ANSA) – Velvetmag

Più recenti sono Dallas Buyers Club e The Normal Heart. Il primo, basato su una storia vera, vede tra gli interpreti principali Matthew McConaughey e Jared Leto, premiati con l’Oscar. La vicenda segue la storia di Ron Woodroof (McConaughey) che riceve la diagnosi di AIDS ormai conclamata. Siamo però in Texas agli inizi della pandemia: un periodo in cui si riteneva che la malattia fosse appannaggio esclusivo di determinate “categorie”. Per questo motivo, l’uomo sarà ostracizzato e riceverà un’aspettativa di trenta giorni di vita, a causa delle sue condizioni. Ma Woodroof non è disposto ad arrendersi e si convincerà a fondare il Dallas Buyers Club, insieme alla transgender Rayon (Leto), una società per contrabbandare farmaci non approvati dall’FDA, ma dagli effetti positivi sulla salute delle persone HIV+.

The Normal Heart si basa sull’omonima opera teatrale di Larry Kramer ed è stato diretto da Ryan Murphy (American Horror Story, Dahmer – Mostro, The Watcher). Il film vanta nel proprio cast la presenza di Mark Ruffalo, Matt Bomer, Julia Roberts e Jim Parsons, tra gli altri. Incentrato sulla figura dell’attivista gay e scrittore Ned Weeks (Ruffalo), segue la sua battaglia per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’AIDS, dagli inizi  – quando era ancora definita GRID, Gay-Related Immune Defiency – fino alla drammatica diffusione.

The Hours e 120 battiti al minuto

Infine, per la Giornata Mondiale contro l’AIDS, consigliamo due ulteriori titoli: The Hours, del 2002, e 120 battiti al minuto, del 2017. Il primo è basato sull’omonimo romanzo di Michael Cunningham e segue parallelamente tre storie su altrettante donne in diversi piani temporali: Virginia Woolf (Nicole Kidman); Laura Brown (Julianne Moore) e Clarissa Vaughan (Meryl Streep). Quest’ultima, un’editor bisessuale, si ritroverà una festa per il suo ex amante Richard (Ed Harris), malato ormai in fase terminale di AIDS. Di produzione francese è invece il secondo, che riavvolge il tempo fino agli Anni Novanta. La pellicola segue la storia d’amore tra Sean e Nathan, due attivisti del movimento di sensibilizzazione Act Up-Paris. Il film ha ottenuto grande successo a Cannes, dove ha ricevuto il Grand Prix Speciale della Giuria.

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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