Sulla lotta al Covid il ministro della Salute, Orazio Schillaci, conferma l’intenzione di mutare le regole per i positivi asintomatici.

A breve, spiega il ministro, il Governo Meloni presenterà un disegno di legge. “Stiamo lavorando per fa sì che gli asintomatici possano tornare alle loro attività dopo 5 giorni” dice Schillaci, intervenuto all’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università del Molise, a Campobasso. “Su questo, a breve, presenteremo un disegno di legge“. In ogni caso il cambio delle regole sul Covid ci sarà. Del resto era inevitabile a seguito delle elezioni politiche del 25 settembre e della nascita del nuovo Governo Meloni. Un esecutivo per certi aspetti di segno opposto a quello precedente che presiedeva Mario Draghi.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci. A breve, ha fatto sapere, un nuovo disegno di legge ridefinirà le regole anti Covid in Italia. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

De Luca e il Covid

All’iniziativa del ministro Schillaci, nei termini di un allentamento delle regole anti Covid, soprattutto per ciò che riguarda i termini della quarantena da osservare a casa, è contrario il presidente della Regione Campania. “La mascherina la dovete mettere altrimenti Natale lo fate a letto” dice Vincenzo De Luca rivolto agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Notando l’Aula Magna gremita e osservando gli studenti e anche gli adulti, il governatore ha spronato tutti a proteggersi dal Covid. “Non scherzate” ha affermato, tra gli applausi. “Non fate i disinvolti, gli ottimisti. Vi prego, quando ci sono momenti di assembramento indossatela” ha aggiunto De Luca.

“Ho contato solo 6 persone, 6 ‘pellegrini’ che la indossano stamattina” dice ancora De Luca. “Eppure c’è qualche segnale preoccupante che arriva dall’Estremo Oriente, dalla Cina. Quello che succede in Cina dopo un mese e mezzo arriva da noi. Speriamo di non incappare in qualche variante che può creare problemi“. Invece la dirigente scolastica dell’istituto superiore Ugo Marsia di Carini, nel Palermitano, Simonetta Calafiore, ha firmato una circolare con la quale impone l’uso della mascherina in classe. La dovranno obbligatoriamente indossare sia il personale che gli alunni a rischio di sviluppare forme severe della malattia.

I tamponi per rilevare la presenza del Coronavirus e il contagio Covid sono adesso usati meno che in passato. Foto Ansa/Alessandro Di Marco

C’e anche l’influenza

Secondo il professor Luca Gammaitoni, fisico sperimentale dell’Università degli Studi di Perugia, che analizza l’andamento della pandemia con i modelli matematici, in Umbria “da 15 giorni a questa parte” crescono i ricoverati negli ospedali in area Covid. Senza che ci sia una “evidente” salita del numero dei nuovi contagi giornalieri. La curva pandemica “sembra mantenersi piatta. Qualcosa non torna” scrive sul suo profilo Facebook. Gammaitoni spiega che nelle precedenti ondate l’aumento della curva dei nuovi contagi giornalieri “ha sempre preceduto” quella dei ricoveri. “Molto probabilmente – spiega – la curva dei nuovi contagi giornalieri è sottostimata a causa della compresenza dell’influenza stagionale (non Covid).”

I test anti Covid

In molti casi è ipotizzabile che il paziente malato di Covid non faccia il test confondendo una patologia con un’altra. Oppure non lo segnali una volta accertato. Insomma una risalita ci sarebbe ma non sarebbe evidenziata dai dati. “Dobbiamo preoccuparci? No. Almeno fino a quando il numero dei casi della curva dei ricoverati in area Covid non risalga significativamente sopra i 200 casi ora sono 123, ndr.) il che significherebbe una nuova ondata di notevoli dimensioni. I prossimi giorni ci diranno come andrà“. “Per ora – conclude il professor Gammaitoni – il consiglio è sempre lo stesso: vaccinarsi e mascherina nei luoghi chiusi e affollati“.