Frana a Ischia, finora 8 vittime e 4 dispersi: si scava a mani nude
Il ministro dell'Ambiente: "Mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare" l'abusivismo edilizio
A Casamicciola, sull’isola di Ischia, sono 8 le vittime accertate della frana del 26 novembre, fra cui un bimbo nato da 22 giorni.
E ora l’imperativo è fare presto. Per mantenere accesa la speranza di poter salvare i 4 dispersi, fra cui parte di una famiglia, che ancora manca all’appello. La procura di Napoli ha aperto intanto un’inchiesta per disastro colposo.
Le vittime di Ischia
Il crollo di un costone dal Monte Epomeo sopra le case ha gettato Ischia e in particolare Casamicciola nel dolore. Gli stessi luoghi del terremoto del 2017; la stessa zona dove un’altra alluvione aveva provocato distacchi dal Monte Epomeo nel 2009, quando a perdere la vita fu Anna De Felice, 15 anni.
Bambini e adulti
In queste ore la situazione è ancora peggiore, se così si può dire. Al mattino del 28 novembre i soccorritori hanno individuato l’ottava vittima della frana: è Michele Monti, ragazzo di 15 anni, fratello dei bambini Francesco e Maria Teresa, i cui corpi sono stati ritrovati il 27 novembre. Si cercano i corpi dei loro genitori, Gianluca Monti e Valentina Castagna.
La prima vittima ritrovata a Casamicciola è stata Eleonora Sirabella, 31 anni. Sono emersi poi i corpi senza vita di Maurizio Scotto di Minico, 32 anni; della moglie Giovanna Mazzella, 30 anni; del loro figlio Giovangiuseppe, nato lo scorso 4 novembre e deceduto ad appena 22 giorni di vita. Altre vittime sono Francesco Monti, 11 anni, e la sorellina Maria Teresa Monti, 6 anni. I due bimbi sono figli di Gianluca Monti e Valentina Castagna, che, come detto, figurano ancora tra i dispersi. Trovata infine senza vita Nikolinca Gancheva Blagova, 58enne di nazionalità bulgara. Fra i dispersi c’è anche Salvatore Impagliazzo, il marito di Eleonora Sirabella.
Casamicciola invasa dal fango
Il lavoro di soccorritori e volontari impegnati nelle ricerche è finalizzato anche a cercare di liberare case, alberghi e negozi dalla muraglia di fango. A Ischia ci sono adesso 230 persone sfollate e sistemate negli alberghi dell’isola. I soccorritori, spiega l’Ansa, si concentrano in particolare sul solaio di un edificio. Le verifiche mirano ad accertare se vi possano essere persone all’interno. Per accedervi bisogna togliere tutto il fango dalla strada d’accesso: uno degli ostacoli più difficili da rimuovere nelle varie zone colpite dalla frana.
A Ischia una zona rossa
“Il numero dei feriti dovrebbe essere di 5, mentre aumenta il numero delle abitazioni coinvolte, circa 15” ha detto il prefetto di Napoli, Claudio Palomba. “Ora è prioritaria l’individuazione della zona rossa. Abbiamo individuato per gli sfollati delle situazioni di prima sistemazione ma è chiaro che, quando sarà individuata la zona rossa, dovremo trovare altri tipi di soluzione“. “Tra i 230 sfollati ci sono anche dei bambini. Nei prossimi giorni ci occuperemo anche di questo“.
Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, si è recato a Ischia per un sopralluogo. Domenica 27 novembre Curcio ha partecipato alle riunioni del centro coordinamento soccorsi in Prefettura a Napoli e al mattino del 28 è partito per Casamicciola. “Oggi il tempo ci aiuta di più e si sono messe in moto ulteriori attività, anche di identificazione degli edifici“, ha continuato il prefetto di Napoli, Claudio Palomba.
Pichetto: “Arrestare sindaci“
E ora, com’era facile prevedere, piovono le polemiche sulla tragedia di Ischia. Dure le parole pronunciate il 28 novembre alla radio Rtl 102.5 dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Contro l’abusivismo edilizio, dice “basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare“. Perché “i sindaci non devono lasciare costruire“. Sulla demolizione delle case abusive, cavallo di battaglia del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, “io confischerei quello che è abusivo, e poi andrei a vedere caso per caso” ha detto Pichetto.