MondoNewsPrimo piano

Ucraina: i russi si ritirano da Kherson, la guerra a una svolta?

Sono ormai quasi due mesi e mezzo che le controffensive delle truppe di Kiev ricacciano indietro quelle di Mosca a Nord, a Est e ora a Sud

L’Ucraina sta respingendo anche da Kherson gli invasori russi. Il ministro della Difesa della Federazione Russa, Sergei Shoigu, ha annunciato l’inizio del ritiro delle forze militari dalla riva occidentale del Dnepr.

Shoigu ha dato il via libera alla proposta del comandante delle forze russe in Ucraina, Sergei Surovikin, di organizzare la difesa lungo la riva orientale del fiume, si legge su Ria Novosti. “La decisione di ripiegare sulla riva orientale del Dnepr non è facile ma allo stesso tempo salveremo la vita dei nostri militari“, ha spiegato Surovikin. Il generale ha precisato che la città di Kherson – che sarà probabilmente abbandonata dai russi – e gli insediamenti adiacenti non possono più ricevere rifornimenti. “Kherson non può essere rifornita completamente. La Russia ha fatto tutto il possibile per garantire l’evacuazione degli abitanti” ha detto Surovikin raccomandando al ministro della Difesa il ritiro da Kherson.

Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu (a destra) col comandante delle forze russe in Ucraina, Sergei Surovikin. Foto Twitter @galatacla

E Shoigu, rivolgendosi a lui in diretta televisiva, ha sottolineato: “Le vite e la sicurezza dei nostri militari russi sono sempre la nostra priorità. Abbiamo anche bisogno di tenere a mente le minacce ai civili. Procedete con il ritiro delle truppe e adottate tutte le misure per un trasferimento sicuro degli equipaggiamenti, delle armi e del personale oltre il fiume Dnepr.” Ramzan Kadyrov ha ringraziato il generale Surovikin per il ritiro da Kherson. In un post su Telegram, il leader ceceno, che non ha mai risparmiato fino a ora le critiche ai vertici della difesa russa, sottolinea che Surovikinha salvato mille soldati che erano accerchiati” e ha fatto la scelta giusta.

Kherson, città strategica

La zona di Kherson è, per Kadyrov, difficile. Ma quello che è stato annunciato oggi non è una “resa“. Nella regione l’esercito russo ha fatto saltare in aria diversi ponti per rallentare la controffensiva delle forze armate ucraine. L’esercito russo avrebbe inoltre respinto un attacco portato dalle truppe ucraine nell’area di Mykolaiv-Kryvyi Rih che aveva l’obiettivo di penetrare nelle retrovie russe nella regione di Kherson, secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa russo.

Soldati ucraini lanciano un drone in prima linea nella regione di Kherson il 7 novembre 2022. Foto Ansa/Epa Hannibal Hanschke

La NATO: “Con l’Ucraina sempre

È “incoraggiante” vedere il successo delle controffensive ucraine, ha detto il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, parlando dell’annuncio del ritiro russo da Kherson. “Vedremo cosa succederà sul terreno, ma la Russia è già stata costretta a ritirarsi a nord, a Kiev, a est, a Kharkiv. E ora vediamo le truppe ucraine che respingono le forze russe a sud, a Kherson“, ha sottolineato il numero uno dell’Alleanza, parlando a Londra, dopo un incontro con il premier britannico Rishi Sunak.

In questo senso, Stoltenberg considera “incoraggiante” vedere “come le coraggiose truppe ucraine siano in grado di liberare il territorio“. E ha sottolineato che i progressi sul campo di battaglia sono dovuti al coraggio dell’esercito ucraino, ma anche al sostegno che il Regno Unito e il resto dei membri della NATO offrono a Kiev. “Il sostegno che forniamo è essenziale e continuerà, questo è il messaggio: continueremo a sostenere l’Ucraina“, ha affermato  Stoltenberg. Si apprende intanto che il numero due dell’amministrazione filorussa di Kherson, Kirill Stremousov, è morto “in un incidente d’auto.” secondo la Tass. La notizia della morte di Stremousov arriva poco dopo che il vice capo gabinetto del Cremlino, Sergei Kiryenko, aveva dato l’ordine di limitare la presenza del vice governatore di Kherson in televisione.

Abitanti di Kherson evacuati dai russi dopo il loro arrivo a Oleshky, il 25 ottobre 2022. Foto Ansa/ Epa Stringer

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio