Come era stato annunciato, sono state rivelate oggi martedì 8 novembre le candidature dei 35° European Film Awards. A svelare i titoli e i nomi che concorreranno per l’edizione del 2022, che avrà luogo a Reykjavík il 10 dicembre, ci ha pensato l’European Film Academy. Ecco dunque le cinquine definitive.

Tra gli eventi di cinema più prestigiosi su suolo europeo, dopo il Festival di Cannes e la Mostra del Cinema di Venezia, spiccano gli European Film Awards. Gli Oscar europei hanno lasciato spazio, anche nel corso della 35a edizione, all’Italia grazie al Nostalgia di Mario Martone. L’ultima fatica cinematografica del regista partenopeo, inoltre, rappresenterà l’Italia ai prossimi Premi Oscar, dopo il debutto al 75° Festival di Cannes. E proprio dalla nota kermesse francese provengono molti titoli in lizza, tra cui la Palma d’Oro Triangle of Sadness di Ruben Östlund. Il film ha ricevuto difatti ben quattro nomination. A decretare i vincitori, che saranno annunciati il prossimo 10 dicembre durante la cerimonia di premiazione, sarà una commissione composta dai 4.400 membri dell’European Film Academy. Di seguito, dunque, riportiamo le candidature.

Ricordiamo, inoltre, che i vincitori delle categorie tecniche, le cui candidature sono state comunicate in precedenza – fotografia, montaggio, scenografie, costumi, trucco, colonna sonora ed effetti visivi – saranno annunciati il 23 novembre. Inoltre, il premio per la carriera andrà alla regista Margherete von Trotta. Al contempo, Elia Suleiman riceverà il World Cinema Award mentre Marco Bellocchio sarà insignito dell’European Innovative Storytelling per Esterno Notte.

European Film Awards 2022, svelate le nomination: la lista

Miglior Film 

  • Alcarràs, di Carla Simon (Spagna/Italia)
  • Close di Lukas Dhont (Belgio/Francia/Paesi Bassi)
  • Corsage, Marie Kreutzer (Austria/Lussemburgo/Germania/Francia)
  • Holy Spider di Ali Abbasi (Danimarca/Germania/Svezia/Francia)
  • Triangle of Sadness di Ruben Östlund (Svezia/Germania/Francia/Regno Unito)

Miglior Documentario

  • A House Made of Splinters di Simon Lereng Wilmont (Danimarca/Svezia/Finlandia/Ucraina)
  • Girl Gang di Susanne Regina Meures (Svizzera)
  • Mariupolis 2 di Mantas Kvedaravicius (Lituania/Francia/Germania)
  • The Balcony Movie di Paweł Łoziński (Polonia)
  • Marcia su Roma di Mark Cousins (Italia)
ANSA

Migliore Regista

  • Lukas Dhont per Close
  • Marie Kreutzer per Corsage
  • Jerzy Skolimowski per Eo
  • Ali Abbasi per Holy Spider
  • Alice Diop per Saint Omer
  • Ruben Östlund per Triangle of Sadness

Migliore Attrice

  • Vicky Krieps per Corsage
  • Zar Amir Ebrahimi per Holy Spider
  • Léa Seydoux per One Fine Morning
  • Penélope Cruz per Madres Paralelas
  • Metlem Kaptan per Rabiye Kurnaz Vs. George W. Bush

Miglior Attore

  • Paul Mescal per Aftersun
  • Eden Dambrine per Close
  • Elliott Crosset Hove per Godland
  • Pierfrancesco Favino per Nostalgia
  • Zlatko Buric per Triangle of Sadness

Miglior Sceneggiatore

  • Carla Simón & Arnau Vilaró per Alcarràs
  • Kenneth Branagh per Belfast
  • Lukas Dhont & Angelo Tijssens per Close
  • Ali Abbasi & Afshin Kamran Bahrami per Holy Spider
  • Ruben Östlund per Triangle Of Sadness

European Discovery – Prix FIPRESCI

  • 107 Mothers (Cenzorka) di Peter Kerekes (Slovacchia/Repubblica Ceca/Ucraina)
  • Love According To Dalva (Dalva) di Emmanuelle Nicot (Belgio/Francia)
  • Other People (Inni Ludzie) di Aleksandra Terpińska (Polonia/Francia)
  • Pamfir di Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk (Ucraina/Francia/Polonia/Germania/Cile)
  • Small Body (Piccolo Corpo) di Laura Samani (Italia/Slovenia/Francia)
  • Sonne di Kurdwin Ayub (Austria)