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WhastApp down, cosa è successo al sistema di messaggistica

Per almeno un paio di ore, il 25 ottobre, in Italia e non solo, si è bloccato. Un anno fa un stop ancora peggiore

Due ore circa di buio assoluto, poi WhatsApp è ritornata piano piano a funzionare. Al mattino del 25 ottobre si è verificato uno stop al servizio di messaggistica istantanea che non si verificava da tempo. 

Dalle 8.30 circa di questa mattina si sono moltiplicate le segnalazioni di chi non riusciva a utilizzare il sistema di messaggistica di proprietà di Meta (Facebook). Un ‘down’ di cui ancora non sono del tutto chiare le dimensioni, se locali o globali. Il sito Downdetector.com che monitora i disservizi ha visto crescere, però, le segnalazioni delle disfunzioni. Anche perché Whatsapp è andato offline pure nella versione desktop. E ha funzionato per mezza mattinata a macchia di leopardo. Gli altri servizi di Meta – come Facebook e Instagram – non hanno invece risentito di particolari problemi continuando a funzionare correttamente.

Siamo al corrente che alcune persone stanno avendo problemi ad inviare messaggi. Siamo al lavoro per ripristinare WhatsApp nel più breve tempo possibile” aveva tentato di rassicurare un portavoce di WhatsApp. Tra le segnalazioni di disservizi al sito Downdetector.com, l’impossibilità di inviare messaggi ai gruppi e alle chat singole. Ma anche la mancata comparsa della doppia spunta della ricezione messaggi. Alcuni utenti hanno provato a disinstallare l’app e a reinstallarla, senza però riuscire a risolvere il problema.

WhatsApp, i precedenti

Gli ultimi disservizi di WhatsApp delle dimensioni di quelli di oggi 25 ottobre risalgono a circa un anno fa, il 4 ottobre 2021. Quel giorno si verificò un down di tutte le app del gruppo Meta. Comprese Instagram e Facebook, per 6 lunghe ore. In quella circostanza, dopo il ripristino dei servizi, erano arrivate anche le scuse ufficiali del fondatore Mark Zuckerberg. In quell’occasione, come ha ricordato Roberta Gerboni su VelvetMag, si era trattato della peggiore interruzione del servizio di WhastApp dal 2008.

Foto Ansa/Epa Andrej Cukic

Prima ancora di quelle di Facebook, erano arrivate subito le scuse dal colosso dei social media che controlla WhatsApp, proprio con un post sul social rivale Twitter da Mike Schroepfer, Chief Technology Officer di Facebook. “Sincere scuse a tutti coloro che sono stati colpiti dalle interruzioni dei servizi alimentati da Facebook in questo momento. Stiamo riscontrando problemi di rete e i team stanno lavorando il più velocemente possibile per eseguire il debug e ripristinare il tutto il più velocemente possibile.

Quella del 4 ottobre 2021 fu un’interruzione catastrofica che si ritenne fosse stata causata da un aggiornamento del server andato storto. Così aveva spiegato il vicepresidente delle infrastrutture di Facebook, Santosh Janardhan. Infatti non andò in down solo WhatsApp cessarono di funzionare improvvisamente Facebook, Instagram e Messenger, sia in Europa che in Nord America. Un black out che costrinse milioni di utenti a utilizzare Twitter e Telegram per poter rimanere connessi con il mondo. Questa volta è andata meglio. Ma è chiaro che questo genere di incidenti molto probabilmente si verificheranno ancora: è solo questione di tempo.

Foto Ansa/Epa Shahzaib Akber

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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