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Meloni e Berlusconi, l’incontro decisivo

Chiarimento in vista dopo lo scontro dei giorni scorsi sull'elezione di La Russa a presidente del Senato

Giorgia Meloni vedrà Silvio Berlusconi a Roma nella giornata di oggi 17 ottobre: la rottura politica dovuta al caso La Russa è ancora profonda ma potrebbe progressivamente ricucirsi. Licia Ronzulli intanto si difende: “Mai esistito un caso su di me, al Colle il Centrodestra sarà compatto“.

Nella giornata di domenica 16 ottobre ci sono stati contatti telefonici tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, riporta il sito del TgCom24. I due leader si vedranno di persona in via della Scrofa, come riferiscono fonti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Nel tentativo di chiarire la sua posizione e, indirettamente, quella del Cavaliere la senatrice Licia Ronzulli è intervenuta sul caso politico che la riguarda. “Il caso Ronzulli non è mai esistito” afferma in una nota. Ronzulli spiega di essere “figlia di un carabiniere, mio padre ha servito il Paese nell’Arma per tanti anni e mi ha insegnato che servire la Patria è il primo dovere di ogni cittadino e prima di tutto di chi ha responsabilità pubbliche“.

Foto Ansa/Angelo Carconi

E in questo momento l’Italia “ha bisogno di avere un Governo al più presto, con una squadra di alto profilo, sostenuta da una coalizione di Centrodestra unita, coesa e compatta. Così come si è presentata agli italiani e così come ci hanno chiesto gli italiani“. Per questo “nei prossimi giorni il Centrodestra si presenterà unito al Colle, per proporre al Presidente della Repubblica di conferire l’incarico all’on. Meloni, che ha il diritto-dovere di guidare il Paese per portarlo fuori dalla crisi“. E “a dispetto delle ricostruzioni malevole, io ho sempre lavorato per questo, anche in occasione della votazione per il Presidente del Senato. Continuerò a farlo, da Senatrice della Repubblica o in qualunque ruolo il Presidente Berlusconi ritenesse di indicarmi“.

Meloni contro la sinistra

Un messaggio, quello di Ronzulli, che arriva nel giorno in cui il Centrodestra prova a ricompattarsi e Giorgia Meloni parte all’attacco delle opposizioni. “Dopo gli attacchi scomposti” sulla formazione del nuovo Governo, scrive Meloni su Facebook, “si mettano l’anima in pace: siamo qui per risollevare la nostra Nazione. Sarà un percorso pieno di ostacoli, ma daremo il massimo. Senza mai arrenderci“.

Meloni e Letta. Foto Ansa/Fabio Frustaci

Gli attacchi scomposti della sinistra negli ultimi giorni – scrive ancora Giorgia Meloni su Facebook – rappresentano un vero e proprio insulto ai cittadini che hanno scelto da chi essere rappresentati. Capisco che per questi esponenti possa sembrare quantomeno anomalo vedere dei partiti che hanno la possibilità di governare con l’appoggio degli italiani, (non ci sono abituati) ma che piaccia loro o meno, questa è la democrazia“.

Totomistri del Governo Meloni. Prima fila in alto da sinistra: Giorgia Meloni, Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (o attuazione programma), Giancarlo Giorgetti all’Economia, Antonio Tajani alla Farnesina, Matteo Piantedosi al Viminale, Carlo Nordio alla Giustizia. Fila centrale da sinistra: Adolfo Urso alla Difesa, Guido Crosetto allo Sviluppo Economico, Matteo Salvini alle Infrastrutture, Gian Marco Centinaio all’Agricoltura, Roberto Calderoli alle Riforme, Simona Baldassarre alla Famiglia e natalità. Ultima fila da sinistra: Elisabetta Casellati alla Pubblica Amministrazione, Annamaria Bernini all’Università, Paolo Zangrillo o Guido Bertolaso alla Salute, Alberto Barachini o Gianpaolo Rossi ai Beni culturali. Foto Ansa

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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