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Ucraina, Kiev bombardata: morti e feriti

Dopo l'attentato al Ponte di Crimea, inaugurato da Putin 4 anni fa, la Russia si vendica e torna a colpire la capitale ucraina dopo oltre 4 mesi

L’Ucraina è sempre più nel gorgo di una guerra infinita. All’indomani dell’esplosione che ha danneggiato il ponte di Crimea sullo Stretto di Kerch, la Russia si vendica bombardando Kiev e provocando morti e feriti.

Sono almeno quattro le esplosioni che questa mattina hanno colpito il centro della capitale ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent in un tweet. Le esplosioni sono avvenute intorno alle 8:15 ora locale (le 7:15 in Italia). Le sirene di allarme antiaereo sono risuonate diverse decine di minuti prima delle detonazioni. Video postati sui social network mostrano alcune grandi colonne di fumo nero in diverse zone della città. Molte le ambulanze che si sono dirette nel centro della città, sul luogo delle esplosioni. L’ultimo attacco russo contro Kiev risaliva al 26 giugno scorso.

Foto Ansa/Twitter Emine Dzheppar

La mattina del 10 ottobre ci sono state almeno 2 esplosioni nel centro della capitale, provocando morti e feriti“, riporta l’Ukrainska Pravda citando i propri corrispondenti e il portavoce del servizio di emergenza statale. “Diverse esplosioni nel distretto di Shevchenkiv, nel centro della capitale. Tutti i servizi sono sul posto“, ha detto il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko su Telegram. “Le macchine stanno bruciando e le finestre delle case sono frantumate. Ci sono morti“, ha scritto in un tweet il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko, aggiungendo che un missile è caduto “proprio nel centro della città“. Secondo il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Anton Gerashchenko, un razzo russo è esploso a Kiev vicino al monumento a Grushevsky. Su Telegram ha postato le foto dell’attacco.

Rifugi nella metropolitana

Tutte le stazioni sotterranee della metropolitana di Kiev sono tornate a essere rifugi, come nelle prime settimane di guerra, e la circolazione dei treni sulla linea rossa è ferma. Il governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba, ha aggiornato la situazione con un messaggio sui social: “L’attacco aereo continua, chiedo a tutti di mantenere la calma e di restare nei rifugi. La difesa aerea opera nella regione. L’allerta aerea è ancora in corso. Teniamo duro“, riporta il Guardian.

Nella metro di Kiev adibita a rifugio antiaereo. Foto Ansa/Twitter Oleksiy Goncharenko

Attacchi nell’Ovest dell’Ucraina

Esplosioni sono avvenute anche in altre città dell’Ucraina. In particolare nella parte occidentale del paese. A Zhytomyr, Khmelnitsky, Ternopil e a Leopoli. Ma anche a Dnipro (nell’Est). Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha invitato i cittadini a scendere nei rifugi. Vitaliy Kim, governatore di Mykolaiv (città del Sud), ha dichiarato che la sua regione sta vivendo una seconda ondata di lanci di razzi.

Bambini tra le vittime

Bombardata anche Zaporizhzhia. Almeno un civile è morto e altri 5 sono rimasti feriti nell’attacco missilistico russo che di notte ha centrato un condominio della città. Lo ha reso noto su Telegram il segretario del Consiglio comunale, Anatoly Kurtev, come riporta il Guardian. “Questa notte, i terroristi russi hanno ancora una volta tolto la vita a un civile. Alle sei del mattino il bilancio è di un un morto. Altre cinque persone sono rimaste ferite. Tra i feriti c’è un bambino che ha riportato tagli da frammenti di vetro“, ha scritto Kurtev. Ieri 9 ottobre missili russi avevano distrutto un altro edificio: almeno 13 le vittime tra cui alcuni bambini.

Foto Ansa/US Polizia di Kiev

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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