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Daniel Barenboim, l’annuncio shock: “Sono gravemente malato”

Il celebre pianista e direttore d'orchestra, con cittadinanza spagnola, israeliana e palestinese, dà l'addio alle scene

Uno dei più grandi pianisti e direttori d’orchestra del mondo, Daniel Barenboim, fa sapere che si ritirerà dalle scene, almeno parzialmente. “Ho vissuto tutta la mia vita dentro e attraverso la musica, e continuerò a farlo finché la mia salute me lo permetterà.”

In un messaggio su Twitter il maestro ha annunciato di avere una grave malattia neurologica. “È con una combinazione di orgoglio e tristezza che oggi vi annuncio che per i prossimi mesi farò un passo indietro rispetto ad alcune delle mie attività concertistiche. In particolare dagli impegni di direzione” ha scritto Barenboim, che è anche un celebre pianista. “Ora devo concentrarmi il più possibile sul mio benessere fisico“.

Daniel Barenboim. Foto Ansa/Epa Miguel Angel Molina

La mia salute è peggiorata – ha scritto ancora Barenboim – negli ultimi mesi e mi è stata diagnosticata una grave malattia neurologica“. “La musica è sempre stata e continua ad essere una parte essenziale e duratura della mia vita. Ho vissuto tutta la mia vita dentro e attraverso la musica, e continuerò a farlo finché la mia salute me lo permetterà. Guardando avanti e indietro, non sono solo contento, ma profondamente soddisfatto“. Barenboim ha dato l’annuncio del suo ritiro dalla scena musicale il 4 ottobre, quando ha ricevuto un premio alla carriera nella serata dei Classic Music Awards della Gramophone.

Barenboim, 80 anni a novembre

Daniel Barenboim compirà 80 anni il 15 novembre prossimo. Ha la cittadinanza spagnola, israeliana e palestinese. Da trent’anni esatti è direttore musicale dell’Opera di Stato di Berlino. Ha ricoperto tale ruolo anche al Teatro alla Scala di Milano dal 2011 al 2015. Nato a Buenos Aires, capitale dell’Argentina, da genitori russi di origini ebraiche, Barenboim è stato un pianista precocissimo. Esordì bambino, a 7 anni, nella sua città natale e studiò con il maestro Vincenzo Scaramuzza. Si perfezionò prima con Claudio Arrau e poi all’estero a Roma, Salisburgo, Parigi e con Edwin Fischer a Lucerna, in Svizzera.

Barenboim dirige l’Opera di Stato di Berlino sulla Unter den Linden (Berlino) nel 2017. Foto Ansa/Epa Felipe Trueba

Ha affiancato una prestigiosa carriera internazionale come pianista – in recital solisti, con orchestra e in formazioni cameristiche – a una brillante carriera di direttore d’orchestra. È questa, attualmente, la parte principale della sua attività musicale. Un’intensa attività, che lo ha portato, di volta in volta, a dirigere le maggiori orchestre di tutto il mondo. Come pianista, Barenboim è affermato interprete di Wolfgang Amadeus Mozart, di cui ha inciso varie volte l’intero corpus delle sonate e dei concerti per pianoforte e orchestra. E lo ha fatto sia come pianista che come direttore. Ma è anche celebre esecutore di Ludwig van Beethoven, del quale ha inciso l’integrale delle 32 sonate.

Foto Ansa/Epa Hayoung Jeon

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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