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Sbagliati i conti dei seggi: Bossi eletto alla Camera, fuori Lucia Annibali

Correzioni in corso al Viminale che aveva pubblicato dati errati. Riguardano i candidati di varie regioni per entrambi i rami del Parlamento

Caos nell’assegnazione dei seggi in Parlamento dopo le elezioni del 25 settembre. Una legge elettorale cervellotica come il Rosatellum, unita al taglio del numero di deputati e senatori, sta creando confusione. E per esempio Umberto Bossi, che inizialmente risultava bocciato dagli elettori, ha invece diritto a un seggio alla Camera. 

Un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali lo ha pubblicato il ministero dell’Interno sul sito Eligendo. E lo ha fatto “anche a seguito di indicazioni fornite dall’Ufficio Elettorale Centrale Nazionale presso la Corte di Cassazione“. Ossia l’istituzione che certifica i risultati e che non ha ancora concluso il suo lavoro. “Resta invariato – rileva il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale – il dato relativo al totale dei seggi attribuiti, a livello nazionale, a tutte le coalizioni. Così come alle liste della Camera dei deputati, anche per i collegi uninominali, nonché la ripartizione dei seggi relativa al Senato della Repubblica“.

Dalla Lombardia al Molise

In base all’evoluzione dei complicati conteggi dovuti al Rosatellum cambiano alcuni nomi degli eletti ai seggi proporzionali. Ad esempio, la Lega guadagna due deputati in Lombardia: Umberto Bossi e Giulio Centemero. Ma ne perde altrettanti tra Emilia-Romagna e Sicilia. Colpo di scena nell’attribuzione dei seggi al Molise. Non c’è più il nome di Caterina Cerroni del PD e al suo posto risulta eletta al proporzionale Elisabetta Lancellotta di Fratelli d’Italia. Sono, dunque, ora 4 su 4 gli eletti del Centrodestra in regione. Stessa cosa nel Lazio. Il Viminale corregge sul sito Eligendo anche la lista degli eletti nella circoscrizione Lazio 1 plurinominale 01. Nel listino con capolista Nicola Zingaretti scattano ora, nella versione corretta, due seggi anziché uno. Dunque oltre a Zingaretti al PD andrà un altro seggio. La seconda risulta Marianna Madia, una delle plurielette, mentre terzo il segretario del PD romano, Andrea Casu, a cui presumibilmente andrà il secondo seggio.

Elisabetta Lancellotta neo eletta in Molise. Foto Ansa

Seggi in Umbria, Toscana e Calabria

Altri cambiamenti riguardano l’Umbria, dentro M5S-FI a discapito di un candidato PD e uno FdI e la Calabria dove un seggio passa dal PD a M5s. Cambiamenti anche in Toscana dove un altro seggio è stato attribuito alla Camera al PD: passa Marco Simiani al proporzionale per Arezzo-Siena-Grosseto-Livorno che prende il posto di Lucia Annibali che correva per il Terzo polo. Cambia, sul sito del Viminale, l’elenco degli eletti alla Camera nel plurinominale per la Circoscrizione Campania 1. Scompare dall’elenco il nome di Guido Milanese (FI), entra quello di Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra). In caso di conferma definitiva gli eletti in regione del Centrodestra scenderebbero a 22 a 21, quelli del Centrosinistra passerebbero da 7 a 8.

Francesco Emilio Borrelli: risulta eletto in Campania. Foto Ansa/Cesare Abbate

Piemonte e Sicilia

Anche in Sicilia cambia la composizione dei seggi alla Camera. Nel collegio Sicilia 1 P02 non sarebbe eletta Annalisa Tardino della Lega. Nei collegi plurinominali alla Camera guadagnano seggi 6 deputati col M5S, 5 con FdI, 3 col PD, 1 con la Lega, 2 con Iv-Azione e 2 con Forza Italia. Cambio nell’attribuzione di un seggio del plurinominale alla Camera per i parlamentari eletti in Piemonte. Esce l’astigiano Paolo Romano, candidato nella circoscrizione Piemonte 2 per Alleanza Verdi-Sinistra Italiana ed ex M5s. Entra invece il pentastellato Antonino Iaria, assessore all’Urbanistica al Comune di Torino con la giunta Appendino.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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