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Elezioni in Italia, Biden: “Neppure qui possiamo stare tranquilli”

Il presidente degli Usa avverte i suoi sulla possibilità che nelle elezioni di mid-term i repubblicani conquistino il controllo del Congresso

La vittoria della destra alle elezioni in Italia impressiona Joe Biden, che la menziona come monito. Il presidente degli Stati Uniti ha infatti accennato al risultato del voto italiano durante una raccolta fondi organizzata dai Governatori democratici, invitandoli a “non essere ottimisti” sul futuro della democrazia. 

Il riferimento di Biden era però soprattutto alle elezioni di medio termine negli Usa, le cosiddette elezioni di mid-term, che cadono, cioè, a metà mandato presidenziale. Si svolgeranno il prossimo 8 novembre e potrebbero vedere gli antagonisti dei democratici, ossia i repubblicani che appoggiarono Donald Trump, conquistare la maggioranza in entrambi i rami del Congresso: Camera dei Rappresentanti e Senato. “Avete appena visto cosa è accaduto in Italia in quella elezione” ha detto Joe Biden. “State vedendo cosa sta accadendo intorno al mondo“, ha proseguito il presidente. A tirare la volata ai Repubblicani al voto di mid-term potrebbe alla fine essere davvero lo straordinario successo elettorale di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni nel nostro Paese.

Foto Ansa/Epa Yuri Gripas

A riferire i termini usati da Biden nell’accenno alle elezioni italiane, e non solo, di fronte alla platea dei sostenitori democratici, è stato invece, su Twitter, Seung Min Kim, cronista dell’agenzia di stampa Associated Press. “La ragione per cui mi preoccupo di dire questo è che non potete essere ottimisti nemmeno su quello che sta accadendo qui” ha chiosato il presidente degli Sati Uniti. Secondo Seung Min Kim, Biden stava “lanciando un monito sul destino della democrazia“. Il discorso di Biden, che si trovava a un evento della Democratic Governors Association a Washington, non era preparato. E appare destinato ad avere un posto di grande rilievo nel dibattito politico italiano nelle prossime ore.

Biden e le elezioni di mid-term

Secondo quanto riporta La voce di New York, i democratici stanno guadagnando terreno spinti dalla decisione della Corte Suprema sull’aborto. Anche l’indice di gradimento del presidente Joe Biden è migliorato. Quello di Donald Trump è invece sceso al punto più basso in un anno. Tuttavia, i repubblicani mantengono un vantaggio chiave.

Conteggi elettorali negli Stati Uniti. Foto Ansa/Epa Cristobal Herrera

Il partito potrebbe ancora catapultare i suoi deputati e senatori talmente avanti nel voto popolare da riprendere il controllo del Congresso. E questo perché, secondo un sondaggio della NBC News, il 63% degli elettori è critico sul modo in cui l’amministrazione di Joe Biden si è confrontata con l’inflazione. Inoltre il 58% disapprova la gestione dell’economia da parte della Casa Bianca.

Donald Trump. Foto Ansa/Epa David Maxwell

Stando all’analisi di NBC News, la differenza alle prossime elezioni la faranno gli “indipendenti“. Ossia i cittadini-elettori che di solito non si schierano né con i democratici né con i repubblicani. Gli indipendenti sono di fatto il maggior gruppo elettorale, non legato all’ideologia dei due partiti appunto, ma alle soluzioni pratiche dei problemi da affrontare per il Paese.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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