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Listeriosi alimentare da würstel, crescono i casi in Italia

Ritirati dalla vendita lotti di prodotto contaminati. Il batterio Listeria ha provocato in due anni 3 morti e 66 ospedalizzazioni

Cresce in Italia l’allarme per i casi di listeriosi alimentare. Würstel di pollo contaminati dal batterio Listeria starebbero facendo crescere i casi clinici. Se ne registrano in varie regioni.

Lo spiega il ministero della Salute, precisando che le verifiche, effettuate dal gruppo di lavoro istituito per fronteggiarne la diffusione, hanno rilevato una correlazione tra alcuni dei casi clinici e la presenza del batterio in würstel prodotti da una specifica ditta.

La presenza del ceppo di Listeria ST 155 risulta anche da campionamenti che la task force ha effettuato presso lo stabilimento. L’azienda ha avviato tutte le misure a tutela del consumatore. Innanzitutto con il ritiro dei lotti risultati positivi e, in applicazione del principio di massima precauzione, di tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022. Al momento sono in atto ulteriori indagini anche su altri tipi di prodotti che potrebbero correlarsi ai casi umani di listeriosi. Non sono soltanto i würstel, infatti, a essere potenziali trasmettitori del batterio ma anche altri tipi di cibo.

Listeriosi, 3 vittime in due anni

Dal 2020 a oggi sono 3 le persone decedute e 66 i casi clinici di listeriosi identificati in Italia. I decessi sono avvenuti a dicembre 2021, marzo 2022 e giugno 2022 in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna. Hanno tutti riguardato persone immunocompromesse o particolarmente fragili. A precisarlo all’Ansa sono fonti del ministero della Salute. La sorveglianza del ceppo del batterio listeria (ST 155) è iniziata nel 2020 a seguito di una serie di casi che si sono verificati in molte regioni e che si è potuto identificare perché i pazienti avevano chiesto assistenza medica. Solo una parte di questi ha richiesto il ricovero.

Gli alimenti a rischio

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come latte e verdura. Ma anche formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare. La gravità dei sintomi va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino a forme setticemiche, meningiti. Addirittura, in alcuni casi, l’aborto. Tutte eventualità che possono verificarsi nei soggetti debilitati o immunodepressi.

La listeria resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento mentre è molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti. Per questo il Ministero “invita i consumatori a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti, nel caso specifico dei würstel“, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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