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Perdite di gas nel Mar Baltico: “Sabotaggio al gasdotto Nord Stream”

Danni all'infrastruttura che collega la Russia alla Germania e all'Europa. Si pensa a un deliberato atto di uno Stato, anche sotto falsa bandiera

Fughe di gas nel Mar Baltico stanno interessando i gasdotti Nord Stream 1 e 2: lo fa sapere il governo danese. Copenhagen alza il livello di allerta sulle infrastrutture energetiche, allarme nell’Unione europea. La Germania: “È un possibile atto di sabotaggio“.

Il gasdotto Nord Stream – che congiunge la Russia alla Germania – ha registrato danni “senza precedenti“. Lo fa sapere in una nota la società che gestisce il Nord Stream, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa americana Bloomberg. Gravi danni si sarebbero verificati a tre linee di trasmissione degli idrocarburi. Così pesanti che “è impossibile in questo momento stimare la tempistica per la ripresa delle operazioni di ripristino” dell’infrastruttura. Nella giornata di ieri 26 settembre il gasdotto Nord Stream aveva riferito di un calo di pressione su due sue linee, con le autorità svedesi e danesi che avevano identificato perdite di gas nel Mar Baltico. In prossimità della rotta del Nord Stream.

Foto Ansa/Epa Hannibal Hanschke

La mastodontica infrastruttura interessa da vicino la Germania perché è lì che giunge il terminale del gasdotto Nord Stream proveniente dalla Russia, prima di diramarsi nel resto d’Europa. E adesso da Berlino il Governo federale tedesco ritiene possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi deliberati. Lo scrive il quotidiano Tagesspiegel, citando le proprie fonti e aggiungendo che “si è verificato un calo di pressione nei due gasdotti a breve distanza l’uno dall’altro“. Secondo il quotidiano, Berlino non considera la contemporanea interruzione dei gasdotti una “coincidenza.

Aumenta il prezzo del gas

Il prezzo del gas, intanto, sale del +10% alla Borsa di Amsterdam, a quota 191,5 euro al megawattora. Aveva toccato un precedente picco di 194,7 euro (+12%) in scia alle notizie sui danni “senza precedenti” che hanno colpito il Nord Stream. E che aumentano le probabilità di un inverno in Europa senza il gas russo. In ripresa anche i prezzi del petrolio. Aumenti anche per le principali commodities alimentari: il grano duro che sale del +1% e quello tenero del +1,1%.

Foto Hannibal Hanschke

La Commissione è a conoscenza di tre fughe di gas. Due nel Nord Stream 1 e uno nel Nord Stream 2″ ha spiegato Tim McPhie, portavoce dell’esecutivo. L’Unione europea sta monitorando la situazione. Al momento spiegano da Bruxellesnon c’è alcun impatto sulla sicurezza“. Sulla possibilità di un sabotaggio ai due condotti il portavoce della Commissione ha affermato che “è prematuro speculare” sulle cause delle fughe di gas.

Ipotesi attacco sottomarino

Ma circola in Germania un’ipotesi inquietante per spiegare le perdite di gas dal Nord Stream. Secondo il Tagesspiegel è molto difficile che la perdita di pressione dei gasdotti sia frutto di un caso. Inoltre un’eventuale operazione di sabotaggio – la pista che gli esperti ritengono più plausibile – potrebbe averla commessa soltanto un attore statale. Per mano di sommozzatori della marina, oppure con un sommergibile. La marina danese e gli specialisti della sicurezza tedesca stanno cercando di chiarire.

Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Foto Ansa/Epa Maxim Shipenkov

La nostra fantasia non riesce a trovare uno scenario diverso dall’ipotesi di un attacco mirato“, ha detto una fonte al Tagesspiegel. “Tutto fa pensare che non sia stato un caso“. Secondo il giornale si dibatte su due ipotesi principali al momento. All’origine dell’agguato al gas potrebbe esserci l’Ucraina o qualche suo alleato. Oppure potrebbe trattarsi di un’operazione russa sotto falsa bandiera, per alimentare maggiore insicurezza. E far salire ancora di più i prezzi del gas.

Gas, la reazione di Mosca

Il Cremlino definisce la diminuzione della pressione sulle linee del gasdotto Nord Stream “una situazione senza precedenti che richiede un’indagine urgente“. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riferisce la Tass. Il Cremlino non esclude che “la distruzione delle linee del gasdotto Nord Stream possa essere il risultato di un sabotaggio“. E che “l’emergenza sulle linee del Nord Stream è un problema che riguarda la sicurezza energetica dell’intero continente“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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