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Elezioni: Meloni e Santanchè vincono in 5 collegi, Bossi è fuori dopo 35 anni

Fra i big di nuovo in Parlamento, oltre ai capi partito, anche Casini, Carfagna, Gelmini. Bocciato nell'uninominale Giulio Tremonti che però vince nel proporzionale

Alle elezioni del 25 settembre ci sono stati candidati famosi non eletti ma anche alcuni record in termini di rielezione. Come, ad esempio, per Giorgia Meloni e Daniela Santanchè candidate plurielette in tutta Italia, ambedue schierate con Fratelli d’Italia, rispettivamente alla Camera e al Senato.

I cittadini hanno votato e fatto vincere Giorgia Meloni alle elezioni in Lombardia, Lazio, Puglia e in due collegi in Sicilia. Daniela Santanché ha vinto in Piemonte, in due collegi in Lombardia, in Toscana e nel Lazio. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, candidato al Senato, ha inanellato quattro vittorie: in Piemonte, Lombardia, Lazio e Campania. Tra chi è stato eletto in tre collegi ci sono Chiara La Porta (FdI alla Camera), Antonio Tajani alla Camera, Isabella Rauti al Senato, Carlo Calenda e Matteo Renzi, ambedue al Senato.

Il ridotto numero di eletti non ha portato numerosi plurieletti al Centrosinistra. Fanno eccezione Simona Malpezzi del PD, eletta in due collegi per al Senato, e Ilaria Cucchi per Sinistra-Verdi anche lei al Senato. Infine, tra i leader, Matteo Salvini è stato eletto in due collegi al Senato, in Lombardia e Puglia. Il segretario del PD, Enrico Letta, ha vinto nei collegi in Veneto e Lombardia. Mentre il suo predecessore, Nicola Zingaretti, attuale governatore del Lazio, nel collegio Lazio 1 P01.

Elezioni, vincitori e sconfitti eccellenti

Pier Ferdinando Casini ha vinto a Bologna nell’uninominale contro Vittorio Sgarbi, mentre Benedetto Della Vedova (+Europa) a Milano ha avuto la meglio su Giulio Tremonti: l’ex ministro berlusconiano, che stavolta ha corso per FdI, torna però in Parlamento attraverso il ‘paracadute’ del proporzionale. Elette invece, per il Terzo Polo, sia Mariastella Gelmini che Mara Carfagna. Dopo 28 anni potrebbe uscire dal parlamento Stefania Prestigiacomo (FI), anche se i conteggi non sono definitivi. Fuori anche l’ex ministra di Iv Teresa Bellanova. Conquista una poltrona a Montecitorio l’avvocatessa no vax Renate Holzeisen che a Bolzano sfiora il 9% (8,94%). Dalla tv all’Aula della Camera è invece il salto che farà Rita Dalla Chiesa che ha vinto in Puglia per Forza Italia.

Rita Dalla Chiesa. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Il senatur: “Ascoltare il Nord

Fra i big storici esclusi dal Parlamento c’è il senatur, Umberto Bossi. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, lo vorrebbe senatore a vita. “Sarebbe il giusto riconoscimento dopo 35 anni al servizio della Lega e del Paese. Porterò avanti personalmente – ha assicurato – questa proposta“. Da parte sua Bossi sostiene che quello giunto dalle elezioni è un messaggio “chiaro e inequivocabile“. E “si deve ascoltare il popolo del Nord“. Lo fa sapere il fondatore della Lega tramite il suo staff dopo la mancata elezione in Parlamento. Il senatur ha anche spiegato che non si voleva candidare ma lo ha fatto “per rispetto della militanza“.

Matteo Salvini ha chiesto che Bossi divenga senatore a vita. Foto Ansa/Matteo Corner

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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