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Barbie, il film “orfano” della hit degli Aqua: niente “Barbie girl”, ecco perché

L'attesissima pellicola con Margot Robbie e Ryan Gosling dovrà fare a meno del noto tormentone

Sembrava un connubio perfetto, ma rimarrà solamente una fantasia: Barbie Girl degli Aqua non farà parte della colonna sonora di Barbie. Tra i titoli più attesi del prossimo anno, la pellicola dovrà dunque fare a meno della storia hit Anni Novanta: ecco quale sarebbe il motivo.

Il 2022 non è ancora giunto al termine eppure la lista dei progetti più attesi per il prossimo anno è già considerevolmente lunga. Tra i titoli che si apprestano a catalizzare l’attenzione su di loro è impossibile non menzionare Barbie, per la regia di Greta Gerwig, previsto in arrivo a luglio 2023. Sin dalla diffusione delle prime immagini, in cui Margot Robbie e Ryan Gosling si mostravano nei loro sgargianti abiti fluo di Barbie e Ken, la pellicola è stata tacciata di essere eccessivamente kitsch. D’altro canto, tuttavia, la stessa interprete protagonista ha tranquillizzato tutti, precisando: “Sarà qualcosa di completamente diverso da ciò che il pubblico si aspetta.”

Barbie

Ora, tuttavia, il primo live action incentrato sull’iconica bambola torna a far discutere. Il motivo è presto detto: sembrerebbe che la celebre hit Barbie Girl del gruppo danese Aqua, automaticamente associata alla nota doll, non farà parte della colonna sonora del progetto. Ma da cosa dipenderebbe questa decisione? Scopriamolo.

Barbie senza la hit degli Aqua: la reazione del gruppo e i motivi

I’m a Barbie girl, in the Barbie world, Life in plastic, it’s fantastic“, così cantava nel 1997 Lene Nystrøm, storica voce del gruppo Aqua. Chi sperava di canticchiare l’indimenticato motivetto, che ha compiuto ben 25 anni, assistendo alla pellicola dovrà però ricredersi, dal momento che nel film non sarà presente. Tuttavia, né la cantante né Søren Rasted, altro membro della band, sembrano esserci rimasti male. Anzi, raggiunti da Variety, hanno ironizzato sull’esclusione del brano dalla colonna sonora. Dal canto suo, Nystrøm ha inoltre scherzato sul kitsch volutamente ostentato della hit, affermando che forse l’insieme sarebbe stato eccessivamente stucchevole. “Pacchiano su pacchiano! Capisco benissimo perché non l’abbiano usata, ma ne ricaveremo pubblicità, comunque vada“, ha precisato la cantante.

Barbie

Ma il motivo può essere ascrivibile a una precisa questione stilistica? Non esattamente. Alcune testate, difatti, hanno sottolineato come, all’epoca dell’uscita del brano, la Mattel – azienda detentrice dei diritti di produzione e commercializzazione dell’iconica doll – abbia querelato il gruppo per uso non autorizzato di materiale soggetto a copyright. La questione sarebbe scoppiata anche per via della natura esplicita della hit, caratterizzata da numerosi doppi sensi, che per l’azienda sarebbero potuti costare un danno di immagine non indifferente. Insomma, è verosimile supporre che questa possa essere la motivazione principale da addurre, a prescindere da qualsivoglia scelta di tipo estetico e/o stilistico.

Barbie

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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