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Elezioni politiche del 25 settembre: tutto quello che c’è da sapere

Urne aperte dalle 7 alle 23 di domenica. Portarsi dietro tessera elettorale e documento d'identità valido

Per le elezioni politiche generali, domenica 25 settembre, i seggi saranno dalle 7 alle 23. Si vota in una sola giornata per rinnovare la Camera dei deputati e il Senato. Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana cambia il numero dei deputati, che scende da 630 a 400, così come quello dei senatori, da 315 a 200.  

Chi vota alle elezioni

Sono 46.127.514 gli elettori chiamati in Italia alle urne per le elezioni politiche di domenica 25 settembre 2022. Il 51,7% sono donne e il restante 48,2% uomini. Gli italiani all’estero con diritto di voto sono 4.741.790 all’estero. Il totale del corpo elettorale assomma dunque a 50.869.304 cittadini.

Del corpo elettorale fanno parte 2.682.094 maggiorenni. Per la prima volta potranno votare non solo per la Camera dei deputati, ma anche per eleggere il Senato, per il quale sinora occorreva aver compiuto 25 anni per esercitare il diritto di voto. Si prevede che tanti cittadini non si recheranno alle urne scegliendo l’astensione. È probabile che alla fine voterà la metà o poco più della metà degli aventi diritto.

Le schede

A chi andrà a votare alle elezioni saranno consegnate due schede. Una rosa per la Camera, una gialla per il Senato. I modelli delle due schede sono identici. Recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione a esso collegate. Accanto al contrassegno delle singole liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.

Foto Ansa/Orietta Scardino

Come si vota alle elezioni

Il voto si può esprimere in più modi. 1) Tracciando una X nello spazio contenente il contrassegno della lista prescelta. In tale caso, il voto va sia alla lista che al candidato uninominale a essa collegato. 2) Se si traccia la X sul nome del candidato uninominale il voto è espresso anche per la lista a esso collegata. Nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti in quel collegio.

Che fare se si sbaglia voto

L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda. In questo modo potrà esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente di seggio gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate. Massima attenzione a non sovrapporre le schede una sull’altra al momento dell’espressione del voto, per evitare che il segno di voto tracciato su una scheda sia visibile anche su quella sottostante.

Exit poll e primi risultati

Una volta esercitato il diritto di voto, sarà poi una lunga attesa quella del post-elezioni. Le urne si chiuderanno alle 23 e in nottata arriveranno le proiezioni e i primi risultati ufficiali, a seguito dei primissimi exit poll. La maggior parte dei partiti ha organizzato un quartier generale dove aspettare i dati e poter rilasciare commenti e interviste ai media. Tutte le principali televisioni e media in Rete trasmetteranno no stop la diretta dei risultati delle elezioni.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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