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Decreto Aiuti ter, 14 miliardi per famiglie e imprese contro il caro energia

Credito d'imposta al 40%, 400 milioni per gli ospedali, 660 milioni per alloggi universitari

Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto Aiuti ter. Nuovi sostegni economici a famiglie e imprese per 14 miliardi.

Di questi, 6,2 miliardi arrivano da maggiori entrate che si possono utilizzare subito dopo l’autorizzazione del Parlamento.

Foto Ansa Giuseppe Lami

Aziende energivore

L’esecutivo ha previsto, fra l’altro, un aumento del credito d’imposta per le aziende. Il credito d’imposta è un’agevolazione statale sulle tasse: un imprenditore può utilizzarlo per ottenere uno sconto sui tributi da pagare a fine anno. Nel decreto Aiuti ter il Consiglio dei ministri ha stabilito aliquote del 40% per le industrie energivore – per esempio il comparto della ceramica – e del 30% per le imprese più piccole. Queste ultime sono quelle che impiegano energia elettrica con una potenza dai 4,5 kilowatt in su.

Il buon esempio umbro

In Italia non mancano esempi virtuosi. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha citato davanti all’Europarlamento l’esempio virtuoso della cooperativa umbra Ceramiche noi di Citta di Castello (Perugia). Contro il caro energia i dipendenti hanno rimodulato gli orari di lavoro nel corso dell’estate effettuando turni alle 5 del mattino per risparmiare sui costi.

Lavorazioni alla “Ceramiche noi” di Città di Castello (Pg). Foto Ansa/Claudio Sebastiani

Teatri e cinema

L’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas ricade in modo sempre più pesante su tutti. Così nel decreto Aiuti ter si stanziano 40 milioni di euro per l’anno 2022 a favore di sale teatrali, sale da concerto, cinema e luoghi di cultura. L’obiettivo è quello di “mitigare gli effetti” della crescita esponenziale del gas – aumentato di quasi 10 volte in 12 mesi – così come di tutte le altre forme di approvvigionamento energetico.

Il decreto e i trasporti

Arrivano inoltre nuovi stanziamenti per il bonus trasporti, ovvero il contributo da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti a bus, metro e tram. Il Fondo nato con il primo decreto Aiuti è incrementato di 10 milioni di euro per l’anno 2022. Il voucher, riconosciuto alle persone con reddito annuo inferiore a 35mila euro, lo si potrà richiedere fino al prossimo dicembre. Secondo i dati del ministero del Lavoro, finora i bonus trasporti esistenti sono circa 730mila.

Fondo per alloggi universitari

Per creare nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore, nel decreto si istituisce “fino al completamento del PNRR” il “Fondo per l’housing universitario“. La dotazione è pari a 660 milioni di euro. I nuovi posti letto “sono destinati agli studenti fuori sede individuati sulla base delle graduatorie del diritto allo studio, o di quelle di merito“.

Bonus trasporti incrementato nel decreto. Foto Ansa/Mourad Balti Touati

Multa anti delocalizzazioni

Aumenta, inoltre, la multa anti-delocalizzazioni industriali. Il datore di lavoro che vuole delocalizzare o chiudere la sua attività in assenza di crisi ha 90 giorni (e non più 30) per presentare un piano al fine di limitare le ricadute occupazionali ed economiche. Tuttavia nel decreto il Governo ha innalzato il contributo che l’imprenditore dovrà pagare “in caso di mancata sottoscrizione del piano da parte delle organizzazioni sindacali“. In sostanza una maxi multa che d’ora in poi crescerà del +500%.

Il decreto e la Sanità

Con il decreto Aiuti ter varato dal Governo di Mario Draghi arriverà uno stanziamento di 400 milioni per il Servizio sanitario nazionale per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese Rsa e strutture private. Ci saranno anche circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre, oltre al rifinanziamento di 10 milioni per le scuole paritarie. È infine in arrivo un nuovo decreto ministeriale che confermerà la riduzione delle accise su gasolio e benzina fino a tutto novembre.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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