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Ucraina: attesa per l’incontro Putin – Xi Jinping. Bombe sulla città di Zelensky

I russi hanno colpito una diga a Kryvyi Rih, il fiume Inhulets ha inondato le strade. "Mosca colpisce obiettivi civili"

Per la prima volta dal 24 febbraio, giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, il presidente Vladimir Putin incontrerà il ‘nuovo Mao’: il leader della Cina, Xi-Jinping.

Col mese di settembre la guerra in Ucraina ha subito una svolta: nel Nord-Est del paese, regione di Kharkiv, le posizioni dei russi hanno ceduto di schianto e le forze armate ucraine sono avanzate per decine di chilometri. Hanno ripreso il controllo di molte città e villaggi, fra cui Izyum. Sono giunte al confine con la Russia, a Nord, e stanno avanzando in direzione del Donbass, a Est, per cacciare gli occupanti. Sebbene la Russia controlli ancora una grossa fetta dell’Ucraina meridionale e orientale, per gli invasori è in corso un pesante ridimensionamento, così come avvenne in aprile. A primavera Mosca dovette cambiare i suoi piani e abbandonare la regione di Kiev, impossibile da conquistare, per concentrare le sue forze a sud e a Est dell’Ucraina.

Putin e Xi Jinping il 4 febbraio 2022, prima della guerra in Ucraina. Foto Ansa/Epa Alexei Druzhinin

Ucraina al centro dei colloqui

È questo il quadro che fa da sfondo all’incontro di Putin e Xi a Samarcanda, in Uzbekistan, oggi 15 settembre. L’occasione dell’incontro la darà il vertice dei leader dei Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco). Pechino non ha ancora confermato il faccia a faccia che però tutti si attendono. Secondo quanto riportato dai media di Pechino, Xi ha visto finora i presidenti turkmeno, Serdar Berdimuhamedov, e quello kirghiso, Sadyr Zhaparov. Il presidente cinese parteciperà alla cerimonia di benvenuto organizzata dal padrone di casa, il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev, in base a quanto riportato dal network statale Cctv.

Incidente d’auto per Zelensky

Nelle stesse ore in cui in Uzbekistan si preparava il possibile vertice fra Putin e Xi Jinping, in Ucraina il presidente Volodymyr Zelensky ha visitato Izyum, la città liberata di recente a sud di Kharkiv in direzione del Donbass. “Qui i russi hanno fatto massacri come a Bucha” ha dichiarato. Al suo ritorno a Kiev, Zelensky ha fatto un incidente d’auto: il presidente è rimasto ferito ma non gravemente. Lo ha reso noto il suo portavoce Serhii Nykyforov.

Volodymyr Zelensky a Izyum liberata, Ucraina nordorientale. Foto Ansa

“Vogliono sommergere Kryvyi Rih”

Nella stessa città di cui è originario Zelensky, Kryvyi Rih, parte dei residenti ha evacuato le case in fretta e furia. Le forze armate russe hanno bombardato una diga e il fiume Inhulets ha inondato le strade. “La Russia ha commesso un altro atto terroristico – ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare Oleksandr Vilkul, citato da Ukrinform – hanno colpito una struttura idrotecnica molto grande. Il tentativo è quello di spazzare via una parte della nostra città. Stiamo monitorando la situazione, ma il livello dell’acqua è salito“.

La città di cui è originario Zelensky, Kryvyi Rih, alluvionata a causa di bombardamenti su una diga. Foto Ansa/Telegram Tpyxa

Il sistema idrico non aveva alcun valore militare e centinaia di migliaia di civili dipendono da esso ogni giorno“, ha detto in un video messaggio notturno il presidente Zelensky. Un rapporto dell’Institute for the Study of War (ISW) indica che gli attacchi alla diga potrebbero avere l’obiettivo di danneggiare i ponti di barche ucraini più a valle per interrompere la controffensiva ucraina su Kherson.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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