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Ucraina: bombardamenti vicino alla centrale di Zaporizhzhia nel giorno dell’ispezione ONU

Appare sempre più alto il rischio di un incidente all'impianto nucleare. Un reattore è stato spento

La città ucraina di Energodar, che ospita la centrale nucleare di Zaporizhzhia, sarebbe sotto il fuoco di artiglieria russo. Oggi 31 agosto alla centrale dovrebbe arrivare il gruppo di esperti dell’Aiea, l’agenzia dell’ONU per l’energia atomica.

Il sindaco di Energodar, Dmytro Orlov, fa sapere del bombardamento russo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ucraina Ukinform. “Energodar. Dalle cinque del mattino non si ferma il bombardamento di mortai sulla città. Si sentono colpi di mitragliatrice. Sono stati colpiti diversi civili. Ci sono vittime! Stiamo determinando il numero delle vittime“, scrive Orlov.

L’impianto nucleare di Zaporizhzhia. Foto Ansa/Maxar Technologies

Ma sulla guerra in Ucraina, e in particolare sui bombardamenti attorno all‘impianto nucleare più grande d’Europa, quello appunto di Zaporizhzhia, la verità è sempre più confusa dalla propaganda dell’una e dell’altra parte in conflitto. L’esercito russo sostiene che una squadra di “sabotatori dell’esercito ucraino è arrivata vicino alla centrale. Dalle prime ore di questa mattina, 31 agosto, sarebbe l’esercito ucraino a cannoneggiare con l’artiglieria contro il punto di incontro fissato per la missione dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, vicino alla cittadina di Vasylivka. La centrale, ricordiamolo, è sotto occupazione russa. Vasylivka si trova a circa 68 chilometri a Est della centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove gli ispettori dell’Agenzia ONU sono diretti per la loro missione.

Ucraina, spento un reattore

Il sistema di protezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia è scattato questa mattina in seguito all’attacco di artiglieria di non chiara provenienza. E ha prodotto la disattivazione del reattore numero 5 dell’impianto. Lo ha annunciato la società nazionale ucraina per la produzione di energia nucleare, Energoatom, citata da Unian. Secondo Energoatom il reattore è stato spento automaticamente alle 4:57 (le 3:57 in Italia) dopo un altro attacco di mortaio delle forze russe. Il capo dell’amministrazione nominata da Mosca a Zaporizhzhia, Volodymyr Rogov, ha affermato invece che il reattore è stato spento in seguito ai colpi di artiglieria ucraini, riporta la Tass.

Foto Ansa/Epa Roman Pilipey

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica conferma comunque la visita all’impianto nucleare malgrado le ostilità sempre più intense fra russi e ucraini. Lo ha detto direttore generale dell’Agenzia, Rafael Grossi. Gli ispettori sono partiti dalla città di Zaporizhzhia per visitare l’omonima centrale occupata dai russi, che si trova nella vicina cittadina di Energodar. Nella squadra degli esperti delle Nazioni Unite, che dovrebbe poter verificare in maniera indipendente le condizioni di sicurezza e manutenzione della centrale, c’è anche l’italiano Massimo Aparo. Resta da capire se, sotto il fuoco delle armi che non smettono di tacere neppure in prossimità dell’impianto, la missione non rischi di essere annullata all’ultimo minuto.

Massimo Aparo, del team che ispezionerà per conto dell’ONU la centrale di Zaporizhzhia. Foto Ansa

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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