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Ucraina, la Ue vuole chiudere le frontiere ai cittadini russi

Bruxelles sarebbe sul punto di introdurre un stop ai visti turistici "per mandare un segnale: la guerra contro Kiev è inaccettabile"

I cittadini russi potrebbero presto avere seri problemi a recarsi in Europa. L’Unione europea sarebbe infatti pronta a sospendere l’accordo sui visti con Mosca.

Lo riporta il Financial Times, citando funzionari della Ue. Secondo il quotidiano finanziario britannico, i ministri degli Esteri dell’Unione, già nella riunione in programma la prossima settimana a Praga, sosterranno la sospensione dell’accordo di facilitazione dei visti tra Ue e Russia. Una richiesta che arriva da non pochi dei Ventisette. E che ha l’obiettivo di impedire ai cittadini russi di recarsi in Europa con visti turistici. Se infatti – spiega il Financial Times – alcuni paesi, come Repubblica Ceca e Polonia, hanno smesso di rilasciare i visti, dopo l’invasione dell‘Ucraina, altri hanno continuato a farlo. In questo modo hanno consentito ai russi di viaggiare ovunque nell’area Schengen.

Foto Ansa/Epa Rungroj Yongrit

L’accordo sui visti tra Ue e Russia è già parzialmente sospeso dalla fine febbraio, cioè all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina. Ma una sospensione più ampia renderebbe ai russi più complicato e più costoso richiedere ogni tipo di visto per fare ingresso nell’Unione europea. Ma quale sarebbe il motivo per impedire ai russi di entrare in Europa? “Non è appropriato che i turisti russi passeggino nelle nostre città e nostri porti. Dobbiamo inviare un segnale alla popolazione russa che la guerra all’Ucraina non va bene, non è accettabile“, ha affermato un alto funzionario europeo, citato dal Financial Times.

Ma l’Europa è spaccata

Il quotidiano britannico riporta anche dell’intenzione di superare, entro la fine di quest’anno, la sospensione dell’accordo sui visti. Allo scopo di introdurre “cambiamenti più profondi“. Anche se – scrive il quotidiano britannico “non c’è consenso sulle misure aggiuntive che Bruxelles potrebbe adottare per ridurre il numero di visti dell’Ue da rilasciare ai russi. O per interromperne del tutto il rilascio o su altre proposte, come l’estensione di qualsiasi divieto ai bielorussi“.

Il cancelliere Olaf Scholz. La Germania è contraria al divieto dei visti ai russi. Foto Ansa/Epa Filip Singer

Paesi come la Germania sono contrari a un divieto assoluto al rilascio dei visti per l’Europa e anche l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, ha detto che il blocco dev’essere “selettivo“. Gli Stati che confinano con la Russia – come Finlandia, Polonia e Paesi baltici – sarebbero al contrario disposti a vietare ai russi in possesso di visto turistico di entrare nei loro territori. Dopo la sospensione dei voli tra Ue e Russia, infatti, molti russi transitano da questi Paesi, per raggiungere altre destinazioni europee.

La premier finlandese, Sanna Marin. Helsinki è favorevole a vietare l’ingresso di cittadini russi nel proprio paese. Foto Ansa/Epa Kimmo Brandt

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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