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Elezioni: crepe nel Centrodestra, Salvini contro Meloni

Il capo della Lega snobba la questione della premiership dopo il voto e attacca: "Decide Mattarella se Meloni sarà capo del Governo"

In vista delle elezioni riemergono i contrasti nel Centrodestra. Matteo Salvini frena su Giorgia Meloni premier. “Prima si vota e poi decide Mattarella. Io non impongo nomi e ruoli a nessuno, men che meno al Presidente della Repubblica“.

Intanto Enrico Letta attacca la destra sulle sue ambiguità in merito alle presunte ingerenze della Russia nella campagna elettorale italiana. E Luigi Di Maio avverte: “Con le amicizie di Meloni l’Italia resterà isolata. I suoi alleati Berlusconi e Salvini sono amici di Putin“. Da parte del Movimento Cinque stelle si fa sentire Giuseppe Conte, a proposito del caro bollette di gas e luce. “Andiamo subito in Parlamento per sostenere, anche con le altre forze politiche, interventi massicci. Si è perso già troppo tempo“.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Foto Ansa/Claudio Martinelli

Ma è Matteo Salvini a fare più rumore con la sua dichiarazione, che di fatto, è anti-Meloni. “Io aspetto il voto degli italiani prima di fare qualsiasi commento, poi il Presidente della Repubblica sceglierà come è giusto che sia” afferma rispondendo ai cronisti, il 27 agosto. “Tutti dicono che il Centrodestra ha già vinto” continua il leader della Lega. “Calma. Sono convinto che il Centrodestra possa vincere, sono convinto che la Lega possa prendere un voto in più di tutti gli altri, ma non impongo nomi e ruoli a nessuno. E men che meno al Presidente della Repubblica“.

Elezioni e caro vita

L’aspetto dei riflessi sulla vita reale del caro bollette è quello che invece interessa di più Giuseppe Conte, in vista delle elezioni. “Il mandato del M5S non è mai stato chiudere gli occhi e ‘non disturbare’ l’osannato Governo dei Migliori” scrive l’ex premier su Facebook. “Il nostro mandato è sempre stato e sempre sarà la difesa degli interessi dei cittadini, a partire dai meno garantiti. Se ci fossimo mossi per tempo avremmo potuto prevenire con maggiore efficacia e minori costi la spirale recessiva già innescata da mesi. Ora tutti i partiti in campagna elettorale stanno scoprendo che avevamo ragione. Allora andiamo subito in Parlamento per sostenere anche con le altre forze politiche interventi massicci. Si è perso già troppo tempo“.

Giuseppe Conte. Foto Ansa/Epa Ettore Ferrari

Le ingerenze russe

Dal segretario dem, Enrico Letta, arriva invece un monito contro il Centrodestra sulle presunte ingerenze del Cremlino nella campagna per le elezioni, già manifestate il 18 agosto con l’appello del vicepresidente del consiglio di sicurezza nazionale russo Medvedev. “Alle urne vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi. Ma anche chiamarli a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità” aveva scritto sui social il braccio destro di Putin, con evidente riferimento alle elezioni in Italia.

Enrico Letta. Foto Ansa/Elisabetta Baracchi

E nei giorni scorsi, al Meeting di Rimini, Matteo Salvini aveva manifestato contrarietà alle sanzioni dell’Occidente contro Mosca. “Non si può tollerare l’ingerenza di una potenza straniera ostile” scrive ora Letta su Twitter, a un mese dalle elezioni. “Se si è patrioti, se si è per l’Italia, si condannano gli interventi della Russia di Putin nella campagna elettorale e le azioni di spionaggio.” “La Russia sì, è definitivamente parte di questa campagna elettorale, e su questo tema la destra è drammaticamente ambigua“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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