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Le sliding doors dei candidati alle elezioni: chi entra e chi esce

I partiti hanno depositato le liste. Ora comincia le campagna elettorale sui territori. Fuori Polverini e Lotti, dentro Nordio, Lotito e Ilaria Cucchi

Chiuse le liste dei candidati alle elezioni del 25 settembre. A causa del taglio dei parlamentari e della legge elettorale, mista fra uninominale e proporzionale, molti nomi noti non ci saranno nella nuova composizione di Camera e Senato. Altri invece entreranno per la prima volta.

Alle 20 di ieri sera 22 agosto le liste erano ormai tutte depositate. Tra i matrimoni finiti sul nascere, l’ultimo è stato quello di Federico Pizzarotti con il terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi. “Non ci sono stati spazi seri per candidature non direttamente collegate ad Azione e Italia Viva“. Fuori dalle candidature del terzo polo anche l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. Sembrava si presentasse nella sua città ma Azione lo ha bloccato, preferendogli un altro candidato: Enrico Costa. Ha rinunciato alla corsa, sempre al centro, Gaetano Quagliariello. L’ex governatrice del Lazio, Renata Polverini, ha detto no a una candidatura per Forza Italia. È fuori. Come diversi big berlusconiani. A partire dal vicepresidente della Camera, Simone Baldelli.

Elezioni, da Lotito alla Morani

Silvio Berlusconi ha optato anche per altre candidature. In primo luogo per Rita Dalla Chiesa, figlia del generale ucciso dalla mafia, conduttrice di programmi Mediaset. Poi per il presidente della Lazio, Claudio Lotito; quindi la campionessa olimpica di scherma e sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. Delusi anche nel Partito Democratico. Non sono stati candidati gli ex ministri Luca Lotti e Valeria Fedeli. Rientrano invece come candidati, dopo un’iniziale bocciatura, Stefano Ceccanti e Tommaso Nannicini. E ci hanno ripensato Monica Cirinnà e Alessia Morani, che inizialmente avevano rifiutato.

FdI senza problemi

Tutto più facile per Fratelli d’Italia. Il partito favorito nei sondaggi ha 90 candidati uninominali sui 221 del Centrodestra. Ricandidati i parlamentari, ci sono anche nuovi ingressi. Fra questi l’ex magistrato, ed ex candidato alla corsa per il Quirinale, Carlo Nordio. C’è poi una vecchia conoscenza: l’ex presidente del Senato, Marcello Pera. Dietro ai colonnelli Ignazio La Russa, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli non mancano Daniela Santanchè, Giulio Tremonti, Giulio Terzi di Sant’Agata, Raffaele Fitto ed Eugenia Roccella. Nelle liste della Lega, a maggioranza femminile – il 56% del totale dei candidati è donna – torna tutta la squadra dirigente. Da Giulia Bongiorno a Giancarlo Giorgetti fino a Umberto Bossi.

Carlo Nordio, candidato con FdI. Foto Ansa/Giuseppe Lami

M5S, i candidati

Nel Movimento Cinque stelle, invece, Giuseppe Conte, tra i malumori interni, punta su 15 nomi blindati. E schiera in Calabria l’ex procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho. Saranno i capilista dei collegi plurinominali più importanti (e anche di alcuni uninominali): dall’ex sindaca Chiara Appendino nei due collegi torinesi, al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli in tre regioni, al docente Livio de Santoli nel Lazio.

+Europa e Verdi-Sinistra Italiana

Emma Bonino correrà a Roma centro contro Carlo Calenda. Nelle liste dei candidati di +Europa anche Benedetto Della Vedova, Riccardo Magi, e molte donne. Alleati con il Centrosinistra anche Verdi-Sinistra italiana, che schierano Ilaria Cucchi capolista nel collegio Lombardia 2 al Senato e il sindacalista Aboubakar Soumahoro, capolista nel collegio Lombardia 1 alla Camera di Milano. Angelo Bonelli corre a Taranto e Imola, mentre Nicola Fratoianni è capolista nel proporzionale in Toscana. Al debutto la lista Impegno civico di Luigi Di Maio che corre a Napoli-Fuorigrotta. Dopo la ribellione nel Pd piemontese, Laura Castelli, fra i candidati a Novara, ha rinunciato all’uninominale. Bruno Tabacci corre nell’uninominale in Lombardia.

Aboubakar Soumahoro, candidato con i Verdi. Foto Ansa/Mourad Balti Touati

Le donne del terzo polo

Il terzo polo punta su candidati di esperienza, come le sue ministre ed ex ministre. Calenda e Renzi schierano in più collegi la ministra per il Sud Mara Carfagna, che sarà capolista tre volte, in Puglia, a Salerno e ad Avellino, e nell’uninominale di Napoli. L’altra ex FI, la ministra Mariastella Gelmini, sarà in ticket con Renzi a Milano e Brescia per il Senato. Maria Elena Boschi nei tre plurinominali del Lazio 1 per la Camera, e in Calabria. La ministra per la Famiglia Elena Bonetti nell’uninominale Roma centro. Calenda sarà capolista al Senato a Roma.

Da sin., Maria Elena Boschi e Elena Bonetti, candidate per il terzo polo. Foto Ansa/Ettore Ferrari

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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