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Ucraina: bombe russe su Kharkiv, summit fra Zelensky, Erdogan e Guterres

Vertice a Leopoli per una soluzione diplomatica alla guerra che sembra entrata in una fase di stallo

L’Ucraina e la guerra russa al centro del vertice tra il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

L’obiettivo dell’incontro, che si svolgerà a Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina, è quello di trovare soluzioni diplomatiche al conflitto tra Mosca e Kiev. E di discutere sul funzionamento dei corridoi nel Mar Nero per l’esportazione di grano e cereali dai porti ucraini. Il presidente turco Erdogan, dopo un incontro bilaterale con Zelensky e il trilaterale a cui parteciperà anche Guterres, terrà assieme a loro una conferenza stampa congiunta.

Foto Ansa/Epa Vasiliy Zhlobsky

Intanto la nave ‘I Maria‘ è partita oggi dal porto di Chornomorsk in Ucraina carica di cereali. Lo rende noto il ministero della Difesa turco annunciando che altre quattro imbarcazioni si dirigeranno verso i porti ucraini dove hanno in programma di caricare grano da esportare. Per quanto riguarda la guerra e la situazione sul terreno, si registra un’importante dichiarazione di Oleksiy Arestovych. Il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che la guerra della Russia contro l’Ucraina ha raggiunto un “punto di stallo strategico“. Lo riporta il Guardian. “Le forze russe hanno ottenuto solo progressi minimi. In alcuni casi siamo avanzati rispetto al mese scorso. Quello che stiamo vedendo è uno ‘stallo strategico’“, ha spiegato Arestovych.

Ucraina, la centrale nucleare

Da parte sua la Russia ha dichiarato che l’Ucraina sta dispiegando forze nell’area di Zaporizhzhia, dove si trova la centrale nucleare più grande d’Europa. Kiev – sempre secondo Mosca – prevede di lanciare attacchi di artiglieria sull’impianto dalla città di Nikopol il 19 agosto, quando il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, dovrebbe visitare Odessa. “La colpa delle conseguenze (degli attacchi) sarà attribuita alle forze armate russe“, ha affermato il ministero della Difesa russo puntando il dito contro l’Ucraina. Mosca ha inoltre negato il dispiegamento di armi pesanti nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. “Le truppe russe non hanno armi pesanti né sul territorio della centrale, né nelle aree circostanti. Ci sono solo unità di guardia“, ha precisato il ministero in una nota.

Il segretario dell’ONU, Antonio Guterres. Foto Ansa/Epa Jeon Heon-Kyun

Attacchi a Kharkiv e non solo

Intanto sale ad almeno 4 il bilancio dei morti dopo gli attacchi russi sferrati stamattina 18 agosto nella regione di Kharkiv contro la seconda città dell’Ucraina e un altro centro vicino. Ammonta a 20 il totale dei feriti. Lo ha reso noto il governatore Oleg Synegubov, capo dell’amministrazione militare regionale. Synegubov ha precisato che 8 missili russi hanno colpito prima dell’alba i distretti a ovest e a nord di Kharkiv. Nel distretto di Slobidskyi, “uno dei missili ha colpito un dormitorio di quattro piani. L’edificio è parzialmente distrutto. All’inizio sono morte due persone e 18 sono rimaste ferite, tra le quali due bambini“, ha aggiunto il governatore. Synegubov ha inoltre aggiunto che, con un attacco separato, un missile russo ha colpito Krasnograd, a circa 100 chilometri a sud-ovest di Kharkiv. E ha distrutto diversi edifici, uccidendo due civili e ferendone altri due, tra i quali un bambino di 12 anni.

Il presidente turco Erdogan. Foto Ansa/Epa Vyacheslav Prokofyev

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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