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The Witcher, cambiano i piani per il prequel: quali sono le conseguenze

Si intitola "The Witcher: Blood Origin" la serie TV ambientata nello stesso universo di Geralt di Rivia, ma Netflix ha revisionato il progetto partendo dal numero di episodi

The Witcher ha permesso la realizzazione di una serie TV prequel, ma Netflix ha scelto di apportare importanti modifiche al progetto. Cosa cambia rispetto all’idea originale?

L’universo di The Witcher è in espansione, ma anche in riduzione da un certo punto di vista. Il prequel si intitola Blood Origin ed è stato annunciato da Netflix già nel 2020. La messa in produzione, tuttavia, è partita dopo circa un anno. A distanza di tempo, il colosso dello streaming ha annunciato di aver cambiato leggermente la struttura della serie TV, le cui conseguenze potrebbero impattare anche la trama.

The Witcher
The Witcher

Da quando lo strigo interpretato da Henry Cavill è approdato sui piccoli schermi in streaming, il pubblico ha potuto gustare appieno l’universo magico di The Witcher dove esistono tantissime creature stregate, combattenti valorosi e poteri impossibili da spiegare. Ed è traendo spunto da quel mondo che è nato un prequel, Blood Origin, che tuttavia ha subito alcune importanti variazioni. Vediamo quali.

The Witcher: Blood Origin, Netflix apporta modifiche: cosa cambia

La prima, sostanziale modifica riguarda il numero di episodi. Netflix ha scelto di accorciare la durata della prima stagione, passando da sei a quattro episodi. La produzione quindi subirà un importante cambiamento che potrebbe anche condizionare la trama. C’è anche da considerare un altro fattore: le riprese del prequel sono terminate la scorsa estate e all’epoca Netflix aveva commissionato ben sei episodi. In fase di post produzione, il network si è forse reso conto che il numero di episodi era fin troppo esiguo e di poter accorciare la storia di almeno due puntate. Una scelta saggia o un rischio da voler correre?

The Witcher
The Witcher

In fase di post produzione può sempre accadere che si rivalutino alcune carte in tavola, ma accorciare di due episodi è sicuramente un campanello d’allarme. Si tratta di una revisione certamente significativa che avrà un impatto sulla storia raccontata. A rimanere immutato è il primo e l’ultimo episodio. I due centrali, invece, hanno subito una sorta di fusione, accorpando tutti gli elementi più significativi affinché il racconto appaia poi fluido e completo al telespettatore.

The Witcher
The Witcher

Il prequel di The Witcher è ambientato molto tempo prima rispetto alla serie TV originale e affronterà un tema importante già approfondito nei romanzi, ovvero la Congiunzione delle Sfere, un evento che ha poi portato alle varie dimensioni presenti in The Witcher e quindi ha permesso la presenza di creature magiche come elfi, streghe, mostri e la coesistenza con gli esseri umani. Pare che l’unico anello in comune tra prequel e serie originale sia Jaskier, il bardo che viaggia spesso con Geralt di Rivia e che racconterà cos’è accaduto con la Congiunzione delle sfere. Inoltre, come riporta Collider, Joey Batey che interpreta Jaskier (Ranuncolo in italiano) ha dovuto girare più scene del previsto. Questo lascia pensare che gli autori abbiano voluto creare un ponte tra prequel e serie originale, in modo da rendere più chiara la storia ai telespettatori.

Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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