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Parlamentarie M5S: centinaia di candidati, compresi fratelli e parenti

Chi vincerà la competizione online, rivolta agli iscritti, correrà come candidato pentastellato alle elezioni del 25 settembre

È il giorno delle parlamentarie. In vista delle elezioni, voto aperto online per indicare i candidati del Movimento Cinque Stelle alla Camera e al Senato. Le ‘urne’ chiudono alle 22. 

Si pensa a una consistente partecipazione dei militanti pentastellati al voto su SkyVote. Nella prima ora di urne digitali aperte, stamani 16 agosto, avevano già votato oltre 10mila persone. stando a fonti del M5S. “Ancora una grandissima prova di democrazia” ha dichiarato la vicepresidente Paola Taverna tramite un post in cui invita gli iscritti a votare ed esprime “un forte in bocca al lupo a tutti i candidati“. “I nostri cittadini sono al servizio del Paese e delle Istituzioni. È una delle cose che ci distinguono dagli altri: noi vogliamo scegliere, noi possiamo scegliere“.

Giuseppe Conte. Foto Ansa/Giuseppe Lami

Sulle parlamentarie è intervenuto anche l’ex ministro Danilo Toninelli. Votiamo i nostri portavoce del M5S! Cerchiamoli nei listini liberi e aperti, dove tutti partono dalla stessa linea di partenza. I listini bloccati lasciamoli alla Meloni o a Letta” ha scritto sui social. “Una candidata come Chiara Appendino merita di essere eletta perché ha preso più voti dagli iscritti grazie al suo eccellente lavoro da sindaca, non perché è blindata da una scelta che non ha nulla a che vedere con la democrazia diretta. Lei e tanti altri come lei, si meritano questo!“.

Parlamentarie e autocandidati

Ma la polemica non manca. Tra le autocandidature degli aspiranti deputati e senatori alla parlamentarie c’è da notare una serie di esponenti politici già eletti in passato tra le fila pentastellate. Alcuni di questi non avevano potuto ripresentarsi per via della regola del doppio mandato, tuttavia, in vista del voto online, alcuni cognomi, pur con nome diverso, sono apparsi subito familiari. E infatti, nota il Corriere della Sera, candidato alla Camera nel collegio Lombardia 1 c’è Davide Buffagni. Ha 32 anni ed è fratello di Stefano, deputato ed ex viceministro allo Sviluppo economico.

Stefano Buffagni. Il fratello Davide è candidato alle parlamentarie M5S. Foto Ansa/Matteo Corner

Ergys Haxhiu, compagno della ministra delle Politiche giovanili Fabiana Dadone, invece si candida nel collegio Piemonte 2, mentre Paolo Trenta, non è altri che il fratello di Elisabetta, ministra della Difesa nel primo Governo Conte. Poi ci sono Samuel Sorial, fratello dell’ex deputato Giorgio. Tra le centinaia di candidati presenti alle parlamentarie, gli ex deputati Paolo Bernini, Michele dell’Orco (sottosegretario ai Trasporti del primo governo Conte) e Bruno Marton, senatore fino al 2018 e poi collaboratore di Vito Crimi.

In lizza alle parlamentarie per la Camera anche Andrea Mazzillo, per un anno assessore al Bilancio nella giunta capitolina di Virginia Raggi. Al Senato punta invece Andrea Venuto, ex delegato della sindaca all’Accessibilità Universale. Nel listino blindato di Conte – oggetto di altre e più forti polemiche – ci si aspetta la presenza di quattro vice come Michele Gubitosa, Riccardo Ricciardi, Alessandra Todde e Mario Turco. Non mancheranno big come Stefano Patuanelli e, come detto, l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino. Poi personalità della società civile come l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho e Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo, il sindaco antimafia ucciso nel 2010 Pollica (Salerno). Niente da fare, come è noto, per Alessandro Di Battista che ha scelto di non partecipare alle parlamentarie.

L’ex procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho. Foto Ansa/Fabio Frustaci

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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