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Elezioni: Berlusconi si candida al Senato, Conte in più collegi

In dirittura d'arrivo il patto per il terzo polo centrista fra Calenda e Renzi

Le elezioni del 25 settembre appaiono ancora lontane, ma sono ore frenetiche per chiudere le alleanze. E, da destra a sinistra, spuntano le prime candidature eccellenti. 

Il patron di Forza Italia, Silvio Berlusconi, fa il suo annuncio a Radio Anch’io su Rai Radio Uno: “Penso che mi candiderò al Senato. Così faremo tutti contenti, dopo aver ricevuto pressioni da tanti, anche fuori da Forza Italia“. “Non mi interessa la lotta sulla leadership, i nomi mi appassionano poco” aggiunge riguardo alle elezioni. “Mi interessano di più le cose da fare, la battaglia contro l’oppressione fiscale, contro l’oppressione giudiziaria“.

Sul fronte centrista delle elezioni prosegue invece il progetto del cosiddetto terzo polo. Un incontro con Matteo Renzinon è fissato, ci siamo visti i scorsi giorni, ora stanno andando avanti gli staff a lavorare ma ci sentiamo” ha dichiarato il leader di Azione, Carlo Calenda, a Omnibus, su La7. Sulle questioni di fondo però l’accordo sarebbe raggiunto. E adesso “si discute su altre cose rilevanti“. I sondaggi che darebbero Iv-Azione al 4-5%? “Non mi preoccupano. Il 4% ce lo dà il sondaggista del PD e Più Europa… l’ho visto in azione alle amministrative… In questo momento i sondaggisti seri non stanno rilevando perché la gente è al mare“.

Elezioni, M5S va da solo

Dalle parti del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte conferma il divorzio con il PD alle elezioni. “Andrà così perché hanno deciso così sin dall’inizio in modo del tutto irrazionale i vertici del PD. Lo hanno fatto dando anche uno schiaffo ai loro elettori” dice a 24 Mattina Estate, su Radio 24. “Nel momento in cui abbiamo cercato di sollecitare il Governo in carica loro vanno con Fratoianni che ha votato 55 volte contro la fiducia al Governo Draghi“. “Hanno preferito appoggiare chi come Di Maio e Tabacci in un momento difficile hanno creato una forza politica nuova creando uno smottamento nella maggioranza“.

Grillo con Di Maio e Alessandro Di Battista sul palco alla festa M5S al Circo Massimo, nel 2014. Foto Ansa/Angelo Carconi

Ma Di Battista non c’è

Secondo quanto riporta l’account Twitter di Sondaggi Bidimedia, Giuseppe Conte avrebbe anche affermato che “c’è l’ipotesi che io sia capolista in più collegi. Io ci metto la faccia e ci metto la faccia per primo. I cittadini mi ritroveranno in più circoscrizioni per garantire i valori e i principi del Movimento“. Chi invece non sarà della partita è Alessandro Di Battista. “Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche” ha dichiarato in un video il 9 agosto. Spiega di aver sentito Giuseppe Conte e “anche parlando con lui“. Ma di aver “compreso che ci sono tante componenti dell’attuale M5S che non mi vogliono, da Grillo passando per Fico“.

La Camera del deputati. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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