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Kabul: drone Usa uccide il capo di Al Qaeda, Al Zawahiri

Già braccio destro di Osama bin Laden, fu tra coloro che progettarono gli attacchi dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York

Ayman Al Zawahiri, leader di Al Qaeda, è morto. Così sostiene il presidente Usa, Joe Biden. Un drone americano avrebbe colpito in pieno la sua abitazione a Kabul, capitale dell’Afghanistan.  

Giustizia è stata fatta” dice Biden, affacciandosi dal balcone della Casa Bianca, sebbene in isolamento per aver contratto il Covid. Un’operazione di “precisione” e di assoluto “successo” che conferma la determinazione americana contro il terrorismo, sostiene il presidente americano. Il leader di Al Qaeda è stato ucciso nella notte fra sabato 30 luglio e domenica 31 luglio, nel corso di un’operazione che la Cia ha condotto con un drone. Dal drone sono partiti due missili Hellfire che hanno colpito una casa nel centro di Kabul, compreso il balcone su cui si trovava Al Zawahiri.

Al Zawahiri in una foto d’archivio del 2011. Foto Ansa/Al Arabiya

La sua famiglia era nell’abitazione, ma altrove, e sarebbe rimasta illesa. Il raid non ha causato nessun’altra vittima, sostengono gli americani. La casa del leader di Al Qaeda, secondo indiscrezioni, era di proprietà di un consigliere. Un aiutante di uno dei leader dei talebani, Sirajuddin Haqqani, figura di spicco dell’omonima rete di miliziani jihadisti. Proprio i membri della rete di Haqqani si sarebbero affrettati a prendere il controllo dell’abitazione. Tutto per cercare di nascondere il fatto che vi si trovava Al Zawahiri e per trasferire altrove la sua famiglia. Nonostante questo gli Stati Uniti asseriscono di avere le prove che al-Zawahiri sia morto.

Al Qaeda e i talebani

I talebani condannano l’assassinio ritenendolo una “chiara violazione dei principi internazionali e dell’accordo di Doha. Queste azioni sono contro gli interessi degli Stati Uniti, dell’Afghanistan e della regione“, afferma il regime di Kabul in una nota. Al-Zawahri era una delle menti degli attacchi dell’11 settembre 2001 in America. Aveva assunto le redini di Al Qaeda nel 2011 dopo l’uccisione di Osama bin Laden, di cui è stato per anni il braccio destro.

Le Torri Gemelle di New York al momento degli attentati dell’11 settembre 2001

Il piano contro Al Zawahiri

Il raid che ha portato all’uccisione del leader di Al Qaeda è avvenuto dopo oltre sei mesi di accurata pianificazione. “Quando ho messo fine alla missione militare americana in Afghanistan quasi un anno fa, ho deciso che gli Stati Uniti non avevano più bisogno di avere uomini laggiù” dice Biden. “In quel momento ho promesso agli americani che avremmo continuato a condurre efficaci operazioni antiterrorismo in Afghanistan. Lo abbiamo fatto. Non consentiremo all’Afghanistan di diventare un paradiso sicuro per i terroristi“.

Usa e talebani, come fare

Descritta solo a grandi linee, l’operazione solleva molti dubbi su come ora si evolveranno i rapporti fra il Governo dei talebani e gli Stati Uniti. Parlando di operazione legale, Washington ritiene che i talebani abbiano violato l’accordo di pace consentendo al leader di Al Qaeda di entrare nel Paese. I talebani ritengono invece che siano stati gli Stati Uniti ad aver violato gli accordi con il raid.

Biden annuncia l’uccisione di Al Zawahiri. Foto Ansa/Epa Jim Watson

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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